Un'ape ascosa
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Questo testo fa parte della raccolta Odi di Anacreonte
SOPRA AMORE
Un’ape ascosa
Entro una rosa
Punse Cupido
Mentre cogliea quel fiore;
Per lo dolore
Diè ’l meschinello un grido:
E via per l’aere
Fuggendo a chiedere
Da Citerea ristoro,
Ahimè! dicea,
Ahi! madre Dea,
A me soccorri, io moro.
Vedi che un dito
Or m’ha ferito
Spietatamente
Un serpentello alato,
Ape chiamato
Da la rustica gente.
Ella: se ’l pungolo
D’un’Ape addoglia
Cotanto, ahi! qual dolore
Avran que’ petti
Che tu saetti
Con quel tuo dardo, Amore.
M.