Tutto el tempo del mondo m'è avenuto
Questo testo è incompleto. |
a cura di Guido Zaccagnini, Amos Parducci
XIII secolo
Questo testo fa parte della raccolta Rimatori siculo-toscani del Dugento
Coscienza netta non cura farneticar di gente.
Tutto el tempo del mondo m’è avenuto,
e sempre me n’andrò con questa norma,
che lá, ’ve non pongo ’l piè, faccio l’orma,
non so qual de’ demòni m’ha veduto,
che, sendo santo, non serò creduto,
anzi me sgrideria la gente a torma.
Unde el conven ch’eo vegli e poco dorma,
da tante parte me veggio asseduto.
Ma non mi muto per altrui parlare:
ben è verta ch’io ne son pur dolente,
e come bestia lasso ogn’om belare.
Om che si sente iusto ed innocente,
a faccia aperta pò securo andare,
e non curar ferneticar di gente.