Tutto che altrui aggrada me disgrada

Cino da Pistoia

XIV secolo Poesie duecento Tutto che altrui aggrada me disgrada Intestazione 13 luglio 2008 75% Poesie

 
Tutto che altrui aggrada me disgrada,
ed emmi a noia e ’n dispiacere il mondo.
Or dunque che ti piace? I’ ti rispondo:
Quando l’un l’altro spessamente agghiada.

E piacemi veder colpi di spada
altrui nel viso, e nave andare a fondo;
e piacerebbemi un Neron secondo,
e ch’ogni bella donna fosse lada.

Molto mi spiace allegrezza e sollazzo,
e la malinconia m’aggrada forte;
e tutto dì vorrei seguire un pazzo;

e far mi piaceria di pianto corte,
e tutti quelli ammazzar ch’io ammazzo
nel fier pensier là dov’io trovo morte.