Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 9

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Del misterio della redentione humana. cap ix. Cap. IX.

Se dalla creatione del mondo, et de gli angeli, et dell’huomo, si conosce la potenza, la sapienza, et la bontà di Dio, et si scuopre l’obligo grande che habbiamo di riverirlo, et di amarlo, molto più si manifestano le medesime cose nell’opera admirabile, et nel misterio profondissimo delle redentione humana, dove si è dimostrato Iddio potentissimo, sapientissimo, et misericordiosissimo, gran potenza è stata quelle per laquale la natura divina, et la humana sono unite in unità di persona, talmente che una istessa persona è Dio, et huomo, et di due cose tanto lontane, si è fatta una unione così grande, quanto ci dà ad intendere l’Evangelista san Giovanni con quelle parole: Il verbo si è fatto carne, et ha habitato tra noi. Ma altissimamente si dichiara la sapienza di Dio nell’incarnatione del verbo, et nella liberatione del genere humano, percioche havendo l’huomo transgredito il precetto di Dio, et perciò essendo divenuto reo di eterna dannatione, la giustitia richiedeva che il transgressore, non ritrovasse perdono, se non satisfaceva, et la misericordia per l’altra parte, chiedeva che l’huomo impotentissimo a satisfare al gran debito fosse liberato per gratia; adunque la sapienza divina ritrovò un mirabilissimo modo di contentare ambedue, percioche fattosi Iddio huomo la giustitia, et la pace si baciorono insieme, et usò Iddio infinita misericordia con l’huomo, dandogli il suo proprio figliuolo, acciò co’l sangue del figliuolo di Dio, fatto huomo, satisfacesse l’huomo pienissimamente alla infinita giustitia di Dio. La onde riluce maravigliosamente, et la giustitia, et la misericordia, et bontà di Dio, che ha eletto cosi stupendo modo di riscattar il servo, con il gran prezzo, cioè con il sangue, et con la morte del proprio figliuolo, la qual cosa considerando san Paolo, uscendo quasi fuori di se medesimo, per la maraviglia, chiamava questo amore di Dio smisurato, et eccessivo, con quelle parole, Iddio per la troppa carità sua, con la quale egli ci ha amati, essendo noi morti nel peccato, ci ha vivificati in Christo, cioè con la morte et passione acerbissima di Christo nostro Salvatore. Hor la croce, et la passione di Christo, è il libro, dove tutti i santi hanno studiato la gran bontà di Dio, et quivi hanno imparato la dottrina del perfetto amore. Per tanto il padre [p. 37v modifica]ilqual brama che il figliuolo suo sia bene instrutto, in questa supereminente scienza procuri a tempo, et luogo ch’egli sappia tutto quello che appertiene alla caduta del nostro primo padre Adamo, per la cui colpa, tutto il genere humano incorse nella tirannide del peccato, et del demonio, dalla quale niuna creatura ne angelo, ne huomo poteva liberarlo, perilche fu necessario che, come è detto, Iddio si facesse huomo; et cosi di mano in mano farà che il fanciullo sia informato della incarnatione del verbo, et come per opra de lo Spirito santo prese carne humana di Maria sempre Vergine, conversò poveramente, et humilmente con gli huomini, diede loro altissimo esempio di virtù, et salutifera dottrina, et finalmente dopo essersi mostrato vero figliuol di Dio nella potenza delle opere et delle parole, per dar perfettione alla grande impresa della nostra liberatione, et riconciliatione con l’eterno padre, patì morte acerbissima, et ignominiosissima sopra il tronco della Croce.