Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 39

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Del molto frutto che si può cavar dalle venerande imagini. Cap. XXXIX.

Tra tutti i sensi nostri, il senso del vedere è molto efficace, et le cose che si vedono, fanno maggior impressione nell’animo et si conservano più facilmente nella memoria, per il che molto frutto si può trarre dalle venerande imagini, per la educatione christiana de i fanciulli, della quale tuttavia andiamo trattando. Habbiamo detto di sopra, ragionando [p. 54r modifica]del Simbolo Apostolico, come sia necessario insegnar à i fanciulli i misterii più principali della nostra santa fede. Ma in questo caso, sarà di non mediocre aiuto a sollevar l’ingegno del fanciullo, et à renderlo più docile alla intelligenza di quello che ode, il mostrargli l’istessa cosa espressa nelle figure, et imagini, le quali sono a guisa d’un libro, dove tutti non solo dotti, ma simplici, possono leggere, et imparare con facilità, et con diletto bellissime historie, delle grandi opre di Dio, et de i Santi, le quali in lunghi libri sono state descritte. La onde anticamente le pareti delle Chiese erano tutte dipinte di historie del vecchio, et nuovo Testamento, si come si vede ne gi antichissimi Tempii; dalle quali pitture seguono molte utilità, percioche il popolo fidele, leggendo in questa maniera di libro, come è detto, impara con diletto, et con un certo gusto i misterii della religion nostra, et si conferma maggiormente nella fede, et si commove anchora interiormente a divotione, et si ricorda i beneficii grandi, ch’Iddio ci ha fatti, onde segue che ne ringratii Iddio. Et veramente sono le pitture nelle Chiese come memoriali, che ci riducono à memoria le misericordie grandi di Dio, et come siamo perpetuamente obligati a ringratiarlo, et benedirlo. Sono anchora occasione, et materia di poter fare oratione nelle sante Chiese, le quali, come disse il Salvatore, sono casa di oratione, et non di vani pensieri, et di inutili ragionamenti; meditando hora il figliuolo di Dio fatto huomo per nostra salute, nascere in un vilissimo presepio, hora essere crudelmente battuto ad una colonna, et cader sopra le sue spalle innocenti i flagelli debiti a i nostri peccati; hora patir morte acerbissima, et vergognosissima per liberar noi dalla eterna morte, hora risuscitar glorioso, et trionfatore de i suoi et nostri nimici; et cosi si può intendere de gli altri misterii della vita di Christo, et della santissima Vergine madre; le quali cose molto eccitano la divotione, et ci accendono dello amor di Dio, et parimente vedendo le imagini de i santi, et de i loro gloriosi martirii, si infiamma il cuore ad imitarli, et a benedir Iddio mirabile ne i suoi santi. Et se il luogo lo permettesse si potriano rincontar molti esempii della conversione di molti peccatori, che per mezzo di alcune divote pitture sono entrati nella consideratione della morte, et delle pene de i dannati, ò d’altra cosa simile, et hanno mutato vita, et non è maraviglia che la pittura muova anchor più efficacemente che non fanno i libri, et le narrationi; percioche si propone il fatto non come passato, ma come presente, et non altrimenti che se in quello istesso punto si esequisce alla presenza nostra, et sotto gli occhi nostri, il che senza dubio ha gran forza di muovere l’affetto nostro.

Per tanto il padre, com’è detto, aiuti la debolezza dello intendimento puerile, con la espressione [p. 54v modifica]delle imagini, delle quali naturalmente quella età si diletta, et gli faccia apprendere la dottrina d’una istessa cosa con due sensi, cioè con l’udito, et con il viso, i quali due sensi, come i filosofi dicono, sono quelli per i quali principalmente apprendiamo la scienza, et la cognitione di molte cose. Io ho veduto gli articoli della nostra fede, contenuti nel Simbolo Apostolico, esser stati intagliati in rame maestrevolmente, et stampati in un foglio, tal che si vedeva in una occhiata tuttu la dottrina del Simbolo, disposta ordinatamente, et sotto ciascun misterio vi erano le parole dello istesso Simbolo. La qual pittura mi par che possa molto servire, perche il fanciullo impari con diletto il Credo che noi diciamo, et perche lo intenda, et lo ritenga più facilmente alla maemoria, et cosi delle altre pitture simiglianti; come in spetie mi ricorda haver veduto non è anchora gran tempo de i sette sacramenti della Chiesa, li quali per autorità d’una gran persona ecclesiastica di somma bontà, et dottrina, furono rapresentati in figura molto vagamente, et dichiarati brevemente con una bella et accomodata instruttione.