Trattato completo di agricoltura/Volume II/Del Pomo di terra/1
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varietà.
§ 750. Moltissime sono oggidì le varietà di pomo di terra, in modo che difficilmente vi si potrebbe applicare una precisa nomenclatura riconoscibile in qualunque paese. Come avviene d’ogni pianta non indigena, il pomo di terra portato in Europa fu coltivato in ogni clima ed in ogni terreno, e moltiplicato per semi, per tuberi e per getti, epperò non è a stupirsi se le varietà vanno tuttodì moltiplicandosi in mano a ciascun coltivatore, come pure se ogni anno alcuna di essa va scomparendo.
Per attenerci alla generalità, vi riporterò le principali varietà riconosciute, ma alle quali non saprei applicarvi un conveniente nome italiano. Vi ha dunque:
Il pomo di terra rotondo, con numerosi occhi, detto dai francesi patraque.
Il pomo di terra oblungo, alquanto compresso, e con ocelli più distanti gli uni dagli altri, detto parmentière.
Il pomo di terra cilindrico, oblungo, con occhi numerosi, profondi e molto riconoscibili, detto vitelotte.
Voi vedete se un italiano può in coscienza tradurre questi nomi. Inoltre vi è il pomo di terra quarantino, o primaticcio, di solito alquanto oblungo, e che matura circa due mesi prima degli altri.
Quasi tutte queste varietà tengono le loro sottovarietà che maturano più o meno presto, di color più o meno giallo, o più o meno bianco, non che di color roseo, o rosso cupo. Quelle che tendono maggiormente al bianco sono di vegetazione più breve, e riescono più dilicate, e la loro tessitura interna presenta una granulazione più fina. Le varietà rosee o rosse sono le più tarde a maturare, e presentano una sostanza a granulazione più grossolana. Le varietà gialle tengono un posto di mezzo per riguardo a tutte le suindicate condizioni.