Traduzioni e riduzioni/Dall'Iliade/I cavalli dopo la morte dell'eroe
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i cavalli dopo la morte dell’eroe
Essi così combattevano, e strepito rauco di ferro
sino alla volta di bronzo giungeva per il mobile azzurro.
Ed i cavalli d’Achille già dalla battaglia in disparte,
pianto facevano, appena sentirono del guidatore
nel polverone caduto, sott’Ettore Morte-d’eroi.
Automedonte per vero, il gagliardo figliuol di Diore,
spesso con celere frusta li sollecitava picchiando,
spesso con miel di parole esortavali, spesso con ira:
ma nè quei due ritornare alle navi ed al largo Ellesponto
più, nè volevano andare alla guerra nel mezzo agli Achei:
come durabile sta monumento, che sopra la tomba
posero, dritto, d’un morto, sia d’uomo, sia anche di donna,
stavano immobili quelli così col bellissimo occhio,
rigide a terra tenendo le teste; e le lagrime a loro
calde sgorgavano a fiotti da sotto le palpebre a terra,
oh! per amore del lor guidatore, e la folta criniera
dal sottogola pel giogo scorreva divisa in due bande.