Traduzioni e riduzioni/Da Orazio/La festa di Nettuno
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Giovanni Pascoli - Traduzioni e riduzioni (1913)
Da Orazio - La festa di Nettuno
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la festa di nettuno
Di Nettuno è la festa: e che
debbo fare? Tu via, Lide, quel Cècubo,
riserbato per questo dì,
4spilla, e sforza la tua dura severità.
Senti che il mezzogiorno passa
e tu, come se stia fermo l’alato dì,
non ancor dal celliere hai giù
8tolta l’anfora ch’ha gli anni di Bibulo?
Io Nettuno poi canterò
con le verdi chiomate onde di Nereo:
sulla cetra Latona tu
12con la rapida sua vergine canterai;
con l’estrema canzone noi
canteremo la dea Gnidia, che a Pafo va
sopra candidi cigni, ma
16poi la Notte la nota ultima (è giusto) avrà.