Tra nobil gente
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IX
Tra nobil gente,
Ognor si sente,
L’alto pregio di questa al fin sen va.
Sua gran beltade
5Per troppa etade
Quasi Febo nel mar tosto cadrà.
I tanti onori,
I bei colori,
Di che la guancia un tempo alma fiorì,
10Impalliditi
Son sì smarriti,
Come rosa di maggio a mezzo dì.
Sotto sue ciglia,
O meraviglia,
15Il bel foco d’amor non arde più;
Sol vi si scorge
Lume, che porge
Segno del grande ardor, che ivi già fu.
In tal maniera
20Mattina e sera,
Donna, sento parlar dovunque io vo;
Nè v’entri in core
Perciò dolore:
Cosa mortale eterna esser non pò.
25Ma v’empia il petto
Dolce diletto,
Che mentre fiamma da’ vostri occhi uscì,
Così s’accese,
Ogn’uom cortese,
30Ch’a’ rai del vostro volto incenerì.
Tra’ quali in seno
Io pur non meno
Oggi serbo il desir che m’infiammò;
E tutto ardente
35Eternamente
Reïna del mio cor v’inchinerò.