Sul tipo de' tetradrammi di Segesta/Bruttii
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Bruttii.
Dr. Busto muliebre alato e diademato, a dritta, coi capelli legati insieme sull’occipite e con un orecchino ad un pendente: al collo indizio di veste: dietro, mosca. In un giro di puntini.
Rov. Figura virile nuda e cornuta, in piedi, tenente una lancia nella sinistra e la clamide avvolta nel braccio: con la destra alzata, pare che accenni al capo; nel campo, a destra, le lettere ΠΑ in monogramma; a sinistra, ΒΡΕΤΤΙΩΝ (Βρεττίων, de’ Brezj). Intorno puntini. (Alla Tav. III, n. 10. è rappresentato questo rovescio).
Arg. 19 millim.
Biblioteca Vaticana.
Dr. Busto come nella precedente: dietro, corno.
Rov. Figura, come sopra: con la destra si posa una corona sul capo e da questo pendono due bende: nel campo, a destra, un candelabro e la lettera Β: a sinistra, ΒΡΕΤΤΙΩΝ. In un giro di puntini. (Tav. III, n. 11).
Arg. 19 millim.
Secondo il Sambon1 il peso di queste monete sarebbe di 4,72 e non accordandosi con alcuno de’ sistemi conosciuti, la coniazione di quelle dovrebbe essere seguìta immediatamente dopo dell’emancipazione de’ Brezj al 355. Il Mommsen2 riferisce pesi molto più elevati di quello stabilito come medio dal Sambon e determina l’epoca dell’emissione3; notando che come i Brezj presero dalla Sicilia il sistema monetario dell’oro, così, verso il tempo di Pirro, dovettero per l’argento prender pure per modello un sistema simile che si trova nelle monete siciliane del tempo di quell’avventuriere e di Gerone II.