Studi storici sul centro di Firenze/Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze/Chiasso del Ferro

Chiasso del Ferro n. 4.

../Via di Borghese ../Via degli Speziali n. 5 (oggi demolita). IncludiIntestazione 27 maggio 2021 100% Da definire

Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze - Via di Borghese Saggio di storia di alcuni edifizi del centro di Firenze - Via degli Speziali n. 5 (oggi demolita).
[p. 99 modifica]

Chiasso del Ferro n. 4

Un Magazzino passato insieme colla casa in proprietà del Comune di Firenze per contratto pubblico di compra de’ 24 Luglio 1886 e da questo rivenduto insieme col fabbricato destinato alla demolizione.

Apparteneva alla famiglia Lotteringhi della Stufa, per retrovendita fatta da Sebastiano Buzzichelli nel dì 6 aprile 1821; ed in Pietro Buzzichelli, era passato nel 9 settembre 1808 per vendita fatta dal Marchese Giuseppe Della Stufa, nella cui famiglia era pervenuta per morte di Teresa Gabburri,1 moglie del Marchese Bali Sigismondo Della Stufa come per Arroto 3 ottobre 1786.

Nella predetta Teresa Gabburri, era pervenuto per testamento del canonico Odoardo Maria Gabburri, in cui conto era impostato detto Magazzino al nuovo Campione del Catasto della Comunità.

Dall’Arroto del 1603, Quart. S. Spirito, n.° 142, si rileva che il magazzino nel Chiasso del ferro lo comprò Francesco di Filippo Gabburri da Michele di Antonio Cardinali del Gonf. Nicchio, sotto dì 8 Febbraio 1592 per contratto rogato Ser Girolamo Zaballi.

Nell’Arroto del 1581, Quart. S. Gio. n.° 143, si trova che Michele Cardinali comprò il predetto magazzino «da Michele insieme cho Vincenzio di Bartolommeo Miccieri2 del Gonf. Chiave dal fisco et camera Ducale insieme choaltri [p. 100 modifica]beni per f. 400 di m.ta rog. Ser Jacopo Speziali a di 11 Aprile 1581 anzi agiudicati loro come creditori di Giovanni di Bernardo Miccieri del d.° Fisco e’ quali beni hanno di poi diviso detto Michele Cardinali et Vincenzo Miccieri et al detto Michele è tocho d.° magazzino per f 120 rog. Ser Raffaello da Pulicciano a dì 26 di Maggio 1581».

Nel Campione 1534, Quart. S. Gio. Gonf. Vaio a c. 62, si trova impostato in conto di Giovanni di Bartolommeo di Giovanni Miccieri, il magazzino più volte citato; ed è necessario trascrivere la partita tal quale apparisce nel detto Campione, poiché per l’addietro era indicato il magazzino sotto altra denominazione e confini, e destinato a diverso uso.

«Un magazzino posto in Firenze et nel pp.lo di Sambart.° nella via detta Chiasso di ferro che da p.° chiasso 0/2 Lorenzo benci 0/3 io medesimo».

«Comprò bart.o nostro padre da zanobi dugolino 1/5 et da mad.a Caterina donna di ser bernardo Cioni 3/5 et da Ubertino Cambi 1/5 tutto per pregio di f..... rog. ser bartolommeo da monterappoli, et ser benedetto suo figliuolo». «Voltata per arroto 1518 n.° 18 1/2».

Dalla partita descritta nel Campione 1480 Quart S. Gio. Gonf. Drago a 408, si rileva la diversa destinazione che aveva il magazzino allorché era in quell’epoca impostato in conto di «Ugholino, francescho, mariotto, baldino, lorenzo et cambio di bartolommeo di chambio speziale3 in calimala nel catasto del 1470 a nome di rede di bartolomeo di cambio.» «Facciamo una botegha di speziale grosso nel sito del munistero di Sanpiero di Perugia allinsegna di sanmarco in calimala nel popolo di S. Andrea e da p.° via 0/2 sanpagholo di Firenze 0/3 Santa maria nuova 0/4 chiasso del ferro inchompagnia di nicholò e baldino di bartolommeo [p. 101 modifica]del troscia e agniolo di bartolommeo di giovanni cholla persona della detta chompagnia traiamo f. 9. 8. 4 e detto nicholo e baldino per loro parte f. 6. 8. 4 e agniolo sopradetto f. 3. 8 4 e paghiamo lano di pigione f. 40 esercitano le loro persone in detta bottegha ugholino e lorenzo detti.»

«E più della detta bottegha facciamo uno speziale a minuto inmercato vecchio allinsegna della colonna laquale chon nicholo e baldino del troscia e compagno e quali sono e sopradetti Ugolino chambi e fratelli della quale traiamo degli utili f. 10 di piccioli così tengono e’ sopradetti nicholo e ubaldino del troscia f. 10 perchè non ve achompagnia e il detto agniolo di bartolommeo che solevano fare al detto speziale a minuto nella bottega dello speziale grosso e a compiacenza di bartolommeo deltroscia che era nostro chompagnio lo faremo nellentratura del detto bartolommeo e governa la suddetta bottega baldino e cambio nostri frategli e lo detto sito è dellerede di mad.a Agniola fu di vanni di nicholo di servanni e danno lano f. 30 di pigione e più paghiamo per lentratura di detta botegha a nicholo e baldino troscia f. 16 lano e più tenghiamo apigone per lo esercizio della sopradetta bottega due fondachetti dellerede della detta mad.a Agnola e da p.° Chiasso di ferro 0/2 l’arte del Chambio 0/3 Giovanni Benci e Gieri Bartoli 0/4 labergo delre e danne lano di pigone f 1 2 di suggello»

Dal Campione 1430, Quart. S. Gio. Gonf. Drago a 51, resulta che Chambio di Giovanni speziale comprò da altri «il traffico che ffa inmerchato vecchio» unitamente alla mercanzia che ivi si trovava; e che pare la comprasse con qualche altro compagno, poiché dichiara che «dachordo cho lui, perchè ci pare avesse sitimato la mercanzia poco e per troppa tara fatta adebitori gli agiugniamo dachordo f. 100».



Note

  1. [p. 110 modifica]Erano in origine beccai ed avevano botteghe sul Ponte Vecchio. Divennero ricchissimi ed ebbero parecchi possessi. Ebbero 4 priori di Libertà. Ottennero anche il Cavalierato di S. Stefano. — Ebbero il palazzo poi Giuntini ed ora Vivarelli in via Ghibellina.
  2. [p. 110 modifica]Famiglia di non grande antichità, ma abbastanza ricca. Ebbe le sue case in Via de’ Servi sul Canto di Via del Ciliegio.
  3. [p. 110 modifica]Abitavano nel gonfalone del Lion d’Oro erano speziali e si dicevano Cambi di Martino. Seppellivano in S. Lorenzo.