Studi storici sul centro di Firenze/Il centro di Firenze nel 1427/XV

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Il centro di Firenze nel 1427 - XIV Il centro di Firenze nel 1427 - XVI

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XV.

Via Porta Rossa, la Piazza di Mercato Nuovo, Calimala, Via del Fuoco, la Piazza del Monte e Pellicceria chiudono questo gruppo di vecchi fabbricati attraversati da piccoli e stretti chiassuoli che oggi sono in parte richiusi.

Tre famiglie insigni nella storia di Firenze, che ebbero gran parte nelle fazioni, che possedettero alte e fortissime torri poste le une vicine alle altre, ebbero le case loro in questa località: i Cavalcanti, in piccola parte però, i Siminetti ed i Bostichi.

Fu un palazzetto dei Cavalcanti la casa che forma angolo fra Piazza di Mercato Nuovo e Calimala e nel XV secolo lo troviamo indicato appunto come il Palagiotto de’ Cavalcanti1. Ad un ramo dei Cavalcanti che fattisi di popolo si dissero Malatesti appartennero altre case lungo Calimala da questo come dall’altro lato.

In Mercato Nuovo corrispondeva il palagio dei Siminetti, munito di alta torre, tuttora in gran parte esistente, mentre dalle case loro aveva nome il piccolo chiassuolo che sbocca in Porta Rossa e che più tardi, non saprei spiegarne il perchè, fu detto Via de’ Lontanmorti. E de’ Lontanmorti si dice anche l’altro chiassolo che dalla Piazza del Monte, già de’ Pigli, va in Calimala e che in antico troviamo con varii nomi come quello strano di Chiasso di Peso Rivolto2. Fu detto anche chiasso della Grascia e del Grecaiolo.

Al di là del chiasso de’ Siminetti, verso Pellicceria erano i palazzi, le case, le torri dei Bostichi, una delle più grandi famiglie di Firenze prima del XV secolo; famiglia che primeggiò nel partito Guelfo e che subì distruzioni infinite per opera de’ Ghibellini reduci da Montaperti3. Da’ Bostichi s’intitolò un chiassetto oggi in gran parte richiuso. Fu de’ Bostichi anche la casa posta accanto al chiasso di Lontanmorti e che è decorata dello stemma dell’Arte del Cambio, essendo stata dai Bostichi donata a quell’Arte4. Per tal ragione un piccolo canto di via posto lì dietro fu chiamato Piazzuola dell’Arte del Cambio. Le case de’ Bostichi [p. 58 modifica]passarono nel XV secolo alla famiglia De Nobili che attorno a Mercato Nuovo e da Santa Maria sopra Porta ebbe moltissimi possessi5.

Presso il Canto di Pellicceria furono una torre e le case dei Benzi, pur essi antichi e potenti cittadini dei tempi delle fazioni. La parte interna di questo gruppo di case era una riunione di torri e di bassi casolari e di queste torri si veggono tuttora gli avanzi. Fra Calimara e il Chiasso de’ Lontanmorti ve n’erano cinque, una delle quali ha la base senza vano interno onde vien detta la Torre Piena. Fra le altre eranvi le torri chiamate Capitoro, lo Spedale, il Gallo6. La torre di Capitoro era comune ai Siminetti e Bostichi che avevano in questi chiassuoli una quantità di case.

Fra Via dei Lontanmorti e la Via detta del Fuoco 7, anticamente via Malborghetto, furono altre case dei Siminetti, dei Della Sannella loro consorti ed altre dei Malpigli. Parecchie furono confiscate e date poi dal Comune a diverse magistrature. Sul lato che prospetta la Piazza del Monte, ebbe la sua residenza l’Arte degli Albergatori che era ascritta fra le minori; ma che era assai importante e ricca. La porta d’ingresso assai graziosa, coll’architrave adorna degli stemmi del Comune e dell’Arte esiste tuttora, e tuttora esiste, trasformato, anche il salone dell’udienza. Più indietro, fu la residenza del Magistrato della Grascia da cui venne alla stradella dei Lontanmorti anche il nome di chiasso della Grascia. Lungo Calimara erano delle botteghe appartenenti alle arti e che servirono specialmente per i merciai e gli orafi.



Note

  1. [p. 64 modifica]Vedi la portata di Rosso di Rosso Cavalcanti. Passò dipoi nei Bastari, quindi negli Albizzi e successivamente negli Acciajoli.
  2. [p. 64 modifica]Vedi la portata dei Malatesti, gonfalone Vipera 1427. Più tardi è detto chiasso della Grascia.
  3. [p. 64 modifica]Si rileva dall’estimo dei danni arrecati da’ Ghibellini alle case de’ Guelfi che a’ Bostichi furono distrutti: un palazzo e parecchie case poste in Mercato Nuovo ed in Porta Rossa, più un palazzo presso Legnaia fuori di Firenze.
  4. [p. 64 modifica]Alessandro Bostichi, lasciò all’arte del Cambio una casa che guarda sopra Mercato Nuovo a confine: Via del Mangano, Mercato Nuovo e Parte Guelfa perchè l’arte ne adoperasse i proventi a vantaggio di povere fanciulle. Presso a questa aveva la detta Arte anche alcune altre casette e botteghe.
  5. I De Nobili nel XV secolo erano una delle famiglie che possedeva in Firenze un maggior numero di fabbricati. Oltre a quasi tutto il gruppo di case appartenenti
  6. [p. 65 modifica]La torre del Gallo era annessa al palagetto dei Cavalcanti.
  7. [p. 65 modifica]L’antico nome di Malborghetto fu sostituito con quello di Via del Fuoco per causa dei molti incendi che più e più volte distrussero le case poste in questa via. Ve ne furono nel 1177, nel 1232, nel 1304, e questo fa appiccato per rabbia di partito alle case dei Cavalcanti dal funesto Ser Neri degli Abati priore di S. Piero Scheraggio, e nel 1601.