Storia d'Italia/Libro XVI/Capitolo XVII

Libro sedicesimo
Capitolo diciassettesimo

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XVII

Come avvenne la liberazione del re di Francia dalla prigionia e la consegna dei figliuoli; il re si reca prestamente a Baiona, donde spedisce lettere al re d’Inghilterra.

Era arrivato in questo tempo il re di Francia a Fonterabia, terra di Cesare che è posta in sul mare Oceano in su i confini tra la Biscaia e il ducato di Ghienna; e da altro canto la madre co’ due figliuoli era venuta a Baiona presso a Fonterabia a poche leghe, soggiornata qualche dí piú che il dí determinato a fare la permutazione, perché era stata in cammino oppressata dalla podagra. Adunque, il decimo ottavo dí di marzo, il re, accompagnato dal viceré e dal capitano Alarcone e da circa cinquanta cavalli, si condusse in su la riva del [p. 356 modifica]fiume che divide il reame di Francia dal reame di Spagna; e al medesimo tempo, si presentò in su l’altra riva Lautrech con gli due figlioletti e con numero pari di cavalli: in mezzo al fiume era una barca grande, fermata con le ancore, in su la quale non era persona alcuna. Accostossi a questa barca il re in su uno battello, dove era egli, il viceré e Alarcone e otto altri, armati tutti di armi corte; e dall’altra banda della barca si accostò in su un altro battello Lautrech, gli statichi e altri otto compagni, armati nel modo medesimo. Montò dipoi in su la barca il viceré con tutti i suoi e con loro il re, e immediate poi Lautrech con gli otto compagni; in modo che in su la barca si trovò il numero pari da ogni parte, essendo col viceré Alarcone e otto altri, e col re Lautrech e altri otto. I quali come furono saliti tutti nella barca, Lautrech tirò del battello in barca il Delfino; quale, consegnato al viceré e da lui ad Alarcone, fu posto subito nel loro battello; e nel medesimo istante era tirato in barca il piccolo duca d’Orliens. Il quale non vi fu prima che il cristianissimo saltò di barca in su il suo battello, con tanta prestezza che questa permutazione venne a essere fatta in uno momento medesimo; e tiratosi a riva, montò subito, come se temesse di aguato, in su uno cavallo turco di maravigliosa velocitá, preparato per questo effetto, e senza fermarsi corse a San Giovanni del Lus, terra sua, vicina a quattro leghe; dove rinfrescatosi prestamente, si condusse con la medesima velocitá a Baiona, raccolto con incredibile letizia di tutta la corte. Donde subito espedí in diligenza uno uomo al re di Inghilterra, significandogli con lettere di mano propria la sua liberazione, e con umanissime commissioni di riconoscerla totalmente dalle opere che aveva fatte; offerendo di volere essere seco una cosa medesima e di procedere in tutte le occorrenze co’ suoi consigli: e poco dipoi gli espedí altri imbasciadori per ratificare solennemente la pace fatta dalla madre con lui, perché nella amicizia di quel re faceva grandissimo fondamento.