Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/18: differenze tra le versioni
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{{ZbPensiero|462/1}}Chiunque conosce intimamente il {{AutoreCitato|Tasso}}, se non riporrà lo scrittore o il poeta fra i sommi, porrà certo l’uomo fra i primi e forse nel primo luogo del suo tempo. |
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{{ZbPensiero|462/2}} ''Quanto a'', preposizione italiana, usata anche in latino da {{AutoreCitato|Publio Cornelio Tacito|Tacito}}, come ho detto in altro pensiero, deriva intieramente dal greco: ὅσον πρὸς, ὅσον μὲν πρὸς ec. si dice nello stesso significato |
{{ZbPensiero|462/2}} ''Quanto a'', preposizione italiana, usata anche in latino da {{AutoreCitato|Publio Cornelio Tacito|Tacito}}, come ho detto in altro pensiero, deriva intieramente dal greco: ὅσον πρὸς, ὅσον μὲν πρὸς ec. si dice nello stesso significato e negli stessi casi. <span class="SAL">18,3,OrbiliusMagister</span><section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|463}} |
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{{ZbPensiero|463/1}} Alla pag. {{ZbLink|460}}. Se non altro non si poté piú né lodare né insinuare e inculcare la libertà ai contemporanei espressamente |
{{ZbPensiero|463/1}} Alla pag. {{ZbLink|460}}. Se non altro, non si poté piú né lodare né insinuare e inculcare la libertà ai contemporanei espressamente e la libertà non fu piú un nome pronunziabile con lode, riguardo al presente o al moderno: quando anche non tutti si macchiassero della vile adulazione di {{AutoreCitato|Velleio}}, e {{AutoreCitato|Tito Livio|Livio}} fosse considerato come pompeiano nella sua storia e sieno celeberrimi i sensi generosi di Tacito ec. Ma neppur egli troverete che, sebbene condanna la tirannia, lodi mai la libertà in persona propria. Dei poeti, come {{AutoreCitato|Virgilio}}, {{AutoreCitato|Orazio}}, {{AutoreCitato|Ovidio}} non discorro. Adulatori per lo piú de’ tiranni presenti, sebben lodatori degli antichi repubblicani. Il piú libero è {{AutoreCitato|Marco Anneo Lucano|Lucano}} (28 dicembre 1820). |
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{{ZbPensiero|463/2}} L’egoismo comune cagiona e necessita l’egoismo di ciascuno. Perché quando nessuno fa per te, tu non puoi vivere se non t’adopri tutto per te solo. E quando gli altri ti tolgono quanto possono |
{{ZbPensiero|463/2}} L’egoismo comune cagiona e necessita l’egoismo di ciascuno. Perché quando nessuno fa per te, tu non puoi vivere se non t’adopri tutto per te solo. E quando gli altri ti tolgono quanto possono e per li loro vantaggi non badano al danno tuo, se vuoi vivere conviene che tu combatta per te e contrasti agli altri tutto quello che puoi. Perché di qualunque cosa tu voglia cedere, non devi aspettare né gratitudine né compenso, essendo abolito il commercio de’ sacrifizi e liberalità e benefizi scambievoli: anzi se tu cedi un passo gli altri ti cacciano indietro venti passi, adoperandosi ciascuno per se con tutte le sue<span class="SAL">18,3,OrbiliusMagister</span><section end=2 /> |