Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/447: differenze tra le versioni

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di un ruscello, Come rapidi torrenti ''che'' trapassano via;
di un ruscello, Come rapidi torrenti che trapassano via; 16 I quali sono scuri per lo ghiaccio; E sopra cui la neve si ammonzicchia; 17 Ma poi, al tempo che corrono, vengono meno, Quando sentono il caldo, spariscono dal luogo loro. 18 I sentieri del corso loro si contorcono, Essi si riducono a nulla, e si perdono. 19 Le schiere de' viandanti di Tema li riguardavano, Le carovane di Seba ne aveano presa speranza; 20 Ma si vergognano di esservisi fidati; Essendo giunti fin là, sono confusi. 21 Perciocchè ora voi siete venuti a niente; Avete veduta la ruina, ed avete avuta paura.
22 Vi ho io detto: Datemi, E fate presenti delle vostre facoltà per me? 23 E liberatemi di man del nemico, E riscuotetemi di man de' violenti? 24 Insegnatemi, ed io mi tacerò; E ammaestratemi, se pure ho errato in qualche cosa. 25 Quanto son potenti le parole di dirittura! E che potrà in esse riprendere alcun di voi? 26 Stimate voi che parlare sia convincere? E che i ragionamenti di un uomo che ha perduta ogni speranza non sieno altro che vento? 27 E pure ancora voi vi gittate addosso all'orfano, E cercate di far traboccare il vostro amico. 28 Ora dunque piacciavi riguardare a me, E se io mento in vostra presenza. 29 Deh! ravvedetevi; che non siavi iniquità; Da capo, il dico, ravvedetevi, io son giusto in questo affare. 30 Evvi egli iniquità nella mia lingua? Il mio palato non sa egli discerner le cose perverse?


{{vb|6|16}} I quali sono scuri per lo ghiaccio; ''E'' sopra cui la neve si ammonzicchia;
7:1 Non ha l'uomo un termine della sua milizia in su la terra? E non sono i suoi giorni simili a quelli di un mercenario? 2 Come il servo aspira all'ombra, E il mercenario aspetta il premio della sua opera; 3 Così mi sono stati dati per eredità de' mesi molesti; E mi sono state assegnate per parte mia notti penose. 4 Se mi son posto a giacere, dico: Quando mi leverò? Quando sarà passata la notte? E mi stanco di dimenarmi fino all'alba. 5 La mia carne è rivestita di vermini, e di gromma di terra; La mia pelle si schianta, e si disfa. 6 I miei giorni son passati via più leggermente che la spola del tessitore, E son venuti meno senza speranza.
7 Ricordati che la mia vita è un vento, Che l'occhio mio non tornerà più a vedere il bene. 8 L'occhio di chi mi vede non mi riguarderà più; Se tu rivolgi gli occhi verso me, io non sarò più. 9 Come la nuvola si dilegua, e se ne va via; Così chi scende nel sepolcro non ne salirà più fuori. 10 Egli non ritornerà più a casa sua, E il luogo suo non lo riconoscerà più. 11 Io altresì non ratterrò la mia bocca; Io parlerò nell'angoscia del mio spirito, Io mi lamenterò nell'amaritudine dell'anima mia. 12 Sono io un mare, o una balena, Che tu mi ponga guardia attorno? 13 Quando io dico: La mia lettiera mi darà alleggiamento, Il mio letto solleverà parte del mio lamento; 14 Allora tu mi sgomenti con sogni, E mi spaventi con visioni. 15 Talchè io nell'animo sceglierei innanzi di essere strangolato, E innanzi vorrei la morte che le mie ossa. 16 Io son tutto strutto; io non viverò in perpetuo; Cessati da me; conciossiachè i miei giorni non sieno altro che vanità.
17 Che cosa è l'uomo, che tu ne faccia sì grande stima, Che tu ponga mente ad esso? 18 E che tu lo visiti ogni mattina, E ad ogni momento l'esamini? 19 Fino a quando non ti rivolgerai indietro da me, E non mi darai alcuna posa, Tanto che io possa inghiottir la mia saliva? 20 Io ho peccato; che opererò inverso te, o Guardiano degli uomini? Perchè mi hai posto per tuo bersaglio, E perchè sono io grave a me stesso? 21 E perchè non perdoni il mio misfatto, E non rimuovi la mia iniquità? Conciossiachè di presente giacerò nella polvere; E, se poi tu mi ricerchi, io non sarò più.


{{vb|6|17}} ''Ma poi'', al tempo che corrono, vengono meno, Quando sentono il caldo, spariscono dal luogo loro.
8:1 E BILDAD Suhita rispose, e disse: 2 Infino a quando proferirai tali ragionamenti, E saranno le parole della tua bocca come un vento impetuoso? 3 Iddio pervertirebbe egli il giudicio? L'Onnipotente pervertirebbe egli la giustizia? 4 Se i tuoi figliuoli hanno peccato contro a lui, Egli altresì li ha dati in mano del lor misfatto. 5 Ma quant'è a te, se tu ricerchi Iddio, E chiedi grazia all'Onnipotente; 6 Se tu sei puro e diritto, Certamente egli si risveglierà di presente in favor tuo, E farà

{{vb|6|18}} I sentieri del corso loro si contorcono, Essi si riducono a nulla, e si perdono.

{{vb|6|19}} Le schiere de’ viandanti di Tema ''li'' riguardavano, Le carovane di Seba ne aveano presa speranza;

{{vb|6|20}} ''Ma'' si vergognano di esservisi fidati; Essendo giunti fin là, sono confusi.

{{vb|6|21}} Perciocchè ora voi siete venuti a niente; Avete veduta la ruina, ed avete avuta paura.

{{vb|6|22}} ''Vi'' ho io detto: Datemi, E fate presenti delle vostre facoltà per me?

{{vb|6|23}} E liberatemi di man del nemico, E riscuotetemi di man de’ violenti?

{{vb|6|24}} Insegnatemi, ed io mi tacerò; E ammaestratemi, se pure ho errato in qualche cosa.

{{vb|6|25}} Quanto son potenti le parole di dirittura! E che potrà in esse riprendere alcun di voi?

{{vb|6|26}} Stimate voi ''che'' parlare ''sia'' convincere? E ''che'' i ragionamenti di un uomo che ha perduta ogni speranza ''non sieno altro che'' vento?

{{vb|6|27}} E pure ancora voi vi gittate addosso all’orfano, E cercate di far traboccare il vostro amico.

{{vb|6|28}} Ora dunque piacciavi riguardare a me, E se io mento in vostra presenza.

{{vb|6|29}} Deh! ravvedetevi; che non siavi iniquità; Da capo, ''il dico'', ravvedetevi, io son giusto in questo ''affare''.

{{vb|6|30}} Evvi egli iniquità nella mia lingua? Il mio palato non sa egli discerner le cose perverse?<section end=6 /><section begin=7 />

{{vb|7|1|capolettera}} Non ha l’uomo un termine della sua milizia in su la terra? E ''non sono'' i suoi giorni simili a quelli di un mercenario?

{{vb|7|2}} Come il servo aspira all’ombra, E il mercenario aspetta il premio della sua opera;

{{vb|7|3}} Così mi sono stati dati per eredità de’ mesi molesti; E mi sono state assegnate per parte mia notti penose.

{{vb|7|4}} Se mi son posto a giacere, dico: Quando mi leverò? Quando sarà passata la notte? E mi stanco di dimenarmi fino all’alba.

{{vb|7|5}} La mia carne è rivestita di vermini, e di gromma di terra; La mia pelle si schianta, e si disfa.

{{vb|7|6}} I miei giorni son passati via più leggermente che la spola del tessitore, E son venuti meno senza speranza.

{{vb|7|7}} Ricordati che la mia vita ''è'' un vento, ''Che'' l’occhio mio non tornerà ''più'' a vedere il bene.

{{vb|7|8}} L’occhio di chi mi vede non mi riguarderà ''più''; ''Se tu rivolgi'' gli occhi verso me, io non ''sarò'' più.

{{vb|7|9}} ''Come'' la nuvola si dilegua, e se ne va via; Così chi scende nel sepolcro non ''ne'' salirà ''più fuori''.

{{vb|7|10}} Egli non ritornerà più a casa sua, E il luogo suo non lo riconoscerà più.

{{vb|7|11}} Io altresì non ratterrò la mia bocca; Io parlerò nell’angoscia del mio spirito, Io mi lamenterò nell’amaritudine dell’anima mia.

{{vb|7|12}} ''Sono'' io un mare, o una balena, Che tu mi ponga guardia attorno?

{{vb|7|13}} Quando io dico: La mia lettiera mi darà alleggiamento, Il mio letto solleverà ''parte'' del mio lamento;

{{vb|7|14}} Allora tu mi sgomenti con sogni, E mi spaventi con visioni.

{{vb|7|15}} Talchè io nell’animo sceglierei innanzi di essere strangolato, E ''innanzi vorrei'' la morte che le mie ossa.

{{vb|7|16}} Io son tutto strutto; io non viverò in perpetuo; Cessati da me; conciossiachè i miei giorni ''non sieno altro che'' vanità.

{{vb|7|17}} Che cosa ''è'' l’uomo, che tu ne faccia sì grande stima, Che tu ponga mente ad esso?

{{vb|7|18}} E che tu lo visiti ogni mattina, E ad ogni momento l’esamini?

{{vb|7|19}} Fino a quando non ti rivolgerai indietro da me, ''E'' non mi darai alcuna posa, Tanto che io possa inghiottir la mia saliva?

{{vb|7|20}} Io ho peccato; che opererò inverso te, o Guardiano degli uomini? Perchè mi hai posto per tuo bersaglio, E ''perchè'' sono io grave a me stesso?

{{vb|7|21}} E perchè non perdoni il mio misfatto, E non rimuovi la mia iniquità? Conciossiachè di presente giacerò nella polvere; E, se ''poi'' tu mi ricerchi, io non sarò ''più''.<section end=7 /><section begin=8 />

{{vb|8|1|capolettera}} E BILDAD Suhita rispose, e disse:

{{vb|8|2}} Infino a quando proferirai tali ragionamenti, E ''saranno'' le parole della tua bocca ''come'' un vento impetuoso?

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{{vb|8|4}} Se i tuoi figliuoli hanno peccato contro a lui, Egli altresì li ha dati in mano del lor misfatto.

{{vb|8|5}} ''Ma'' quant’è a te, se tu ricerchi Iddio, E chiedi grazia all’Onnipotente;

{{vb|8|6}} Se tu ''sei'' puro e diritto, Certamente egli si risveglierà di presente in favor tuo, E farà