Elettrotecnica e sicurezza del 1867: differenze tra le versioni

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Sempre all’''apparecchio di contatto,'' vengono inseriti ad un capo, nei punti “'''''a'''''”, “'''''a’ '''''” i ''circuiti d’allarme'', mentre l’altro capo viene collegato alle rotaie passando per la ''ruota di interruzione'' “'''''d'''''” e “'''''d’ '''''”. La condizione di questo circuito varia da “normalmente aperto” a “chiuso” nei punti “'''''d'''''” e “'''''d’ '''''”, al passaggio della locomotiva, per l’intervento di un apparecchio che Ceradini chiama ''apparecchio alternante''. Questo ''apparecchio alternante'', posto nella ''casa cantoniera'', è altresì collegato in “'''''c'''''” e “'''''c’ '''''” con un ''circuito disponente'' che contiene un elettromagnete e si collega a cavi che correranno su pali lungo la linea. Nella ''doppia stazione di allarme'' si notano i cavi dei ''circuiti disponenti'' che si incrociano. Proviamo a capire come si prevede che debbano funzionare questi congegni.
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5.1.1. {{NessunaIndentatura}}'''''L’Apparecchio alternante: '''''</p>
 
In ''Figurafigura 2'' possiamo vedere, di fianco e davanti, l’''apparecchio alternante'' che –appunto– ha la funzione di “alternare la possibilità” della corrente elettrica di procedere o meno nei circuiti. A questa parte dell’''hardware'' è destinato il compito di ''predisporre'' l’apparato per un ''eventuale '' allarme''. ''Quando la ''parte mobile'' eccita il ''circuito disponente,'', la tensione mette in funzione l’''apparecchio alternante.''.
 
[[Immagine:Elettrotecnica e sicurezza del 1867-Figura 2.png|thumb|414px|Figura{{Centrato|Fig. 2 - L’apparecchio alternante: alterna la possibilità di passaggio di corrente nei circuiti}}]]
 
Questo componente dell’Apparato è costituito da “''una ''<nowiki>[sic]</nowiki> ''elettromagnete''”'' ''e da una ''ruota d’interruzione.''. L’elettromagnete è direttamente collegato tramite i cavi del ''circuito disponente '' all’''apparecchio di contatto'' (posto fra le rotaie e descritto più sotto) e al secondo elettromagnete della cantoniera successiva. Il nucleo dell’elettromagnete è collegato all’elemento “'''''f'''''” mantenuto a riposo dalla molla “'''''h''''' (purtroppo invisibile nel disegno).
 
La ''ruota di interruzione'' presenta dei denti resi alternativamente “''coibenti''” (cioè elettricamente isolati) e “''deferenti''” (elettricamente conduttori). La ''ruota di interruzione'' comunica elettricamente con il ''capociclo'' “'''''a'''''” tramite il nottolino “'''''m'''''” e con le rotaie tramite il perno e le “''fantine di sostegno''”, il supporto a forma di “A maiuscola” che sostiene la ''ruota.''.
 
Quando il circuito viene chiuso l’elettromagnete sposta l’àncora “'''''f'''''” che tramite un parallelogrammo di leve e bracci mette in movimento la ''ruota di interruzione. ''. Questa gira per lo spazio di un dente passando da “dente isolato” a “dente conduttore”. Ciò permette il passaggio della corrente attraverso il nottolino “'''''m'''''”.
 
5.1.2. {{NessunaIndentatura}}'''''L’apparecchio di contatto'''''</p>
 
[[Immagine:Elettrotecnica e sicurezza del 1867-Figura 3.png|thumb|414px|Figura{{Centrato|Fig. 3 - Con la grafica abbiamo ricostruito l’apparecchio di contatto con i quattro capocicli e, al centro, l’interruttore in posizione di riposo}}]]
 
L’''apparecchio di contatto'' (ved fig. 3) è formato da due oppure quattro ''capocicli'' (dipende se la ''stazione d’allarme'' sarà ''semplice'' oppure ''doppia'') e dall’''interruttore''. L’''interruttore'' viene descritto nella ''Figurafigura 4'', dove possiamo osservare, a sinistra lo spaccato visto di fianco e, a destra, la vista. La leva dell’interruttore è il braccio “'''''b'''''”, meglio visibile a destra, che viene spostato da una delle ''ali'' montate sotto la locomotiva. In mancanza di sollecitazioni meccaniche questo pendolo è mantenuto in posizione normalmente verticale da un peso. All’interno della cupola, il braccio “'''''b'''''” è collegato ad un tamburo metallico {{Pt|il|i}} cui bordi esterni sono isolati tranne il piccolo settore posto sulla verticale. Con il braccio “'''''b'''''” in posizione verticale, la corrente elettrica passa dalle molle “'''''r'''''” o “'''''s'''''” e viene scaricata a terra attraverso il settore non isolato e il perno “'''''n'''''” (il circuito è chiuso).'' ''Con lo spostamento del pendolo, la tensione passa attraverso le molle “'''''r'''''” <u>e anche</u> “'''''s'''''” al ''circuito disponente '' composto dagli elettromagneti “'''c'''” e “'''c’'''dell’''apparecchio alternante'' e il filo che li collega (il circuito è aperto). Un treno proveniente dalla sinistra dell’immagine utilizza il lato isolato destro del cerchio “'''''q'''''”. Viceversa, per un treno proveniente da destra viene utilizzato il lato “'''''p'''''”.
 
[[Immagine:Elettrotecnica e sicurezza del 1867-Figura 4.png|thumb|414px|Figura{{Centrato|Fig. 4 - Ancora elaborazione grafica: fianco (spaccato) e, a destra, vista dell’interruttore: interrompe la normale messa a terra dei circuiti}}]]
5.2. ''{{NessunaIndentatura}}'''La parte mobile'''''</p>
 
La ''parte mobile'' dell’apparato Ceradini è dotata di una sorgente propria di energia elettrica che viene costantemente tenuta pronta a essere utilizzata. La funzione essenziale è quella di segnalare al macchinista l’efficienza dell’apparato e di determinare, in corrispondenza delle singole case cantoniere, la continuità dei circuiti fissi con la parte mobile e la discontinuità dei circuiti ''disponenti '' rispetto al suolo.
 
La parte mobile è composta di tre elementi: una ''pila'', un ''apparecchio avvisatore '' e un ''apparecchio di contatto.''.
 
5.2.1. {{NessunaIndentatura}}'''''L’Apparecchio avvisatore'''''</p>
 
In ''Figurafigura 5'', è disegnato l’apparecchio avvisatore rispettivamente di fronte e di fianco. &
 
[[Immagine:Elettrotecnica e sicurezza del 1867-Figura 5.png|thumb|414px|Figura{{Centrato|Fig. 5 - Apparecchio avvisatore; vista e fianco: a sinistra visibili 2 elettromagneti, il campanello, la levetta del fischio di allarme, in basso al centro la levetta per il reset dell’apparecchio}}]]
 
Essendo “avvisatore”, l’apparecchio ha il compito di fornire al macchinista indicazioni sulla libertà della via attraverso i segnali. I segnali a disposizione saranno tre: 1) un fischio della locomotiva in abbinamento “''tocco più fischio”;fischio''”; 2) un tocco di campanello e perfino 3) “''la mancanza di un tocco di campanello''” che, d’altra parte, ne ha la stessa valenza semiologia in quanto segnale “negativo”.
 
Il ''tocco di campanello'' segnala che l’apparato funziona correttamente quando il convoglio impegna e quando libera la tratta passando sui ''capocicli'', mentre l’abbinamento “''tocco più fischio''” indica la presenza di un altro convoglio davanti nelle vicinanze. La ''mancanza del tocco'' al passaggio davanti alla casa cantoniera diventa segnale di allerta per il macchinista perché indica un guasto o un malfunzionamento del sistema.
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Il fischio viene emesso solo quando la locomotiva passa su un ''capociclo'' attivato da un’altra. Con il fischio viene sempre emesso anche il tocco di campanello perché le due bobine dell’avvisatore sono collegate in serie con la ''pila''.
 
Gli ''organi di controllo '' sono collegati con un elettromagnete debole che all’arrivo della tensione, muove un martelletto che produrrà il citato tocco. Viene contestualmente stabilito un contatto per cui la corrente ripercorre l’elettromagnete in senso inverso richiamando il martelletto nella posizione iniziale, pronto al successivo tocco.
 
Gli ''organi di allarme'', sono in contatto con la parte destra dell’''apparecchio avvisatore''<nowiki>; se il relativo elettromagnete viene eccitato, si apre un apposito rubinetto del vapore e viene emesso il fischio generato da quella cupola posta sopra l’apparecchio. Una volta che il fischio sia partito può essere chiuso solo con un </nowiki>''reset'' manuale del macchinista.
 
L’''apparecchio avvisatore '' è collegato all’''apparecchio di contatto''. Le correnti sono deboli e quindi in grado di mettere in azione solamente il campanello. Per azionare il fischio, segnale di maggior pericolo, è necessaria l’azione di correnti più forti che arrivano all’''apparecchio avvisatore'', se le condizioni lo richiedono e lo permettono.
 
Il dispositivo che causa l’emissione del fischio apre, contemporaneamente, anche il circuito elettrico che dalla batteria porta corrente ai ''capocicli''. Questa corrente viene meno per cui non si corre il rischio di un’indebita “occupazione” o “liberazione” di tratta quando la locomotiva, nello slancio, toccherà il successivo ''capociclo'' a ciò deputato. In tal modo anche la locomotiva dell’altro treno interessato può emettere il fischio quando impegna il primo ''capociclo'' di allarme incontrato.
 
5.2.1. {{NessunaIndentatura}}'''''Il tasto e le ali'''''</p>
 
In ''Figurafigura 6'' si vede l’''apparecchio di contatto '' nel momento in cui il ''capociclo'' viene attivato dal passaggio della locomotiva. Posti sotto la locomotiva (che qui non si vede) vengono montati due dispositivi che Ceradini chiama: ''tasto'' e ''ali''. La Fig. IV mostra il contatto fra il ''tasto'' e un ''capociclo'' dopo che un’''ala'' ha posto in posizione obliqua il braccio “'''''b'''''” dell’''interruttore''<nowiki>; la Fig. V, con punto di vista </nowiki>''verso'' il davanti della locomotiva, mostra le lamelle del ''tasto'' sopra il ''capociclo '' e a sinistra l’''ala'' a contatto, con il braccio “'''''b'''''”.
 
[[Immagine:Elettrotecnica e sicurezza del 1867-Figura 6.png|thumb|414px|Figura{{Centrato|Fig. 6 - A sinistra, fianco dell’ala che ha già spostato il braccio dell’interruttore: il tasto tocca il capociclo “b”; si attiva il circuito successivo. A destra la situazione vista da “fronte treno”}}]]
 
Il ''tasto'' (quell’oggetto triangolare col vertice in basso al centro della Fig. IV e meglio disegnato a contatto con il ''capociclo'' nell’adiacente Fig. V) è costituito da una sottile lamina di rame, stretta in una camicia di gomma e supportata da alcune molle; è quindi dotato di una certa flessibilità non disgiunta da una relativa rigidezza. È collegato all’''apparecchio avvisatore'' della locomotiva ed è sostenuto da una barra orizzontale cui sono appese anche le due ''ali''.
 
Le ''ali ''sono due barre di ferro a “U” poste simmetricamente ai lati del ''tasto''. Esse serviranno a spostare il braccio “'''''b'''''” dell’''interruttore '' dell’''apparecchio di contatto''. La loro lunghezza è tale da mantenere il braccio in posizione non verticale (e quindi aperto il circuito) fino a quando il ''tasto'' avrà toccato tutti i ''capocicli '' dell’''apparecchio di contatto''. Si realizza così la discontinuità momentanea del ''circuito disponente'' rispetto alla “terra” quando il ''tasto'' tocca il ''capociclo''. La batteria alimenta i solenoidi degli ''apparecchi alternanti '' “'''''c'''''” della cantoniera impegnata e “'''''cc’'''''’”della ”della seconda successiva (vedived. ''Figurafig. 7'') determinando l’occupazione della tratta. La liberazione avviene in maniera analoga quando il convoglio alimenta il ''capociclo'' “'''''b’''''' della seconda cantoniera successiva.
 
I momenti del contatto fra il ''tasto '' e i ''capocicli'' sono quelli determinanti nel ciclo percezione-reazione-segnalazione. E finalmente, con Ceradini, vediamo cosa succede quando una locomotiva entra in tratta.
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6. '''''“Modo di funzionare dell’apparato”'''''