Decameron/Giornata quarta/Novella decima: differenze tra le versioni

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''La moglie d'un medico per morto mette un suo amante adoppiato in una arca, la quale con tutto lui due usurai se ne portano in casa. Questi si sente, è preso per ladro; la fante della donna racconta alla signoria sé averlo esso nell'arca dagli usurieri imbolata, laond'egli scampa dalle forche e i prestatori d'avere l'arca furata sono condannati in denari.''
 
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Alla fine, cognoscendo Ruggieri essere innocente, condannati i prestatori che imbolata avevan l'arca in diece once, liberò Ruggieri. Il che quanto a lui fosse caro, niun ne domandi; e alla sua donna fu carissimo oltre misura. La qual poi con lui insieme e colla cara fante, che dare gli aveva voluto delle coltella, più volte rise ed ebbe festa, il loro amore e il loro sollazzo sempre continuando di bene in meglio; il che vorrei che così a me avvenisse, ma non d'esser messo nell'arca.
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