Mastro Titta, il boia di Roma/Capitolo XCVI: differenze tra le versioni

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Questo linguaggio che avrebbe forse fatto sorridere un’altra donna, impressionò Geltrude, sempre inclinata per lo straordinario ed il trascendentale. Si inchinò sorridendo, senza rispondere per tema di non sapersi mostrare all’altezza del suo interlocutore e andò in cucina a preparare la cena.
 
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