Mastro Titta, il boia di Roma/Capitolo XCV: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Alebot (discussione | contributi)
Correzione pagina via bot
CandalBot (discussione | contributi)
m Bot: creazione area dati
 
Riga 1:
{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Capitolo novantacinquesimo - Propositi di vendetta fra moglie e marito<section end="sottotitolo"/>
{{Qualità|avz=75%|data=19 settembre 2008|arg=romanzi}}
<section begin="prec"/>../Capitolo XCIV<section end="prec"/>
<section begin="succ"/>../Capitolo XCVI<section end="succ"/>
<section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/>
<section begin="data"/>19 settembre 2008<section end="data"/>
<section begin="avz"/>75%<section end="avz"/>
<section begin="arg"/>romanzi<section end="arg"/>
</div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=19 settembre 2008|arg=romanzi}}
{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Capitolo novantacinquesimo - Propositi di vendetta fra moglie e marito|prec=../Capitolo XCIV|succ=../Capitolo XCVI}}
 
Line 64 ⟶ 71:
 
Giunti al mare Finocchi si trasse dalle spalle l’assassinato, lo frugò, gli tolse la lettera che Geltrude gli aveva scritto il mattino, quindi lo sollevò sulle braccia e dopo averlo un po’ bilanciato per dar maggior vigore e più forte impulso al colpo, lo gettò nell’acqua. La donna, sempre imperterrita, dietro di lui, assisteva alla scena, resa più terribile dall’oscurità della notte.
 
{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}