Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/33: differenze tra le versioni

 
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Credesti, e di te donna, a me di Sposa
Dar disegnavi man. Chi appor ti puote
Tal pensiero a delitto? Ei, se nol dici,
Nol sa. Tu non se'rea, nè a lui davanti
{{r|150}}Tremar dei tu: vedrai, ch'Ei più non serba
Rimorso in sen della tua uccisa Figlia.
Di securtà prendi da lui esemplo.
</poem>
{{center|{{larger|{{sc|Elettra.}}}}}}
<poem>
O mortifera lingua, osi il nome
Contaminar d'Atride? Andiam, deh! Madre;
{{r|155}}Questi gli estremi fian consigli iniqui,
Ch'odi da lui, vieni.
</poem>
{{center|{{larger|{{sc|Clitennestra.}}}}}}
<poem>:::::Giurasti, Egisto;
Rimembrati, giurasti.</poem>
{{center|{{larger|{{sc|Egisto.}}}}}}
<poem>:::::Un dì rimane.</poem>
{{center|{{larger|{{sc|Clitennestra.}}}}}}
<poem>Oh Cielo! un dì!</poem>
{{center|{{larger|{{sc|Elettra}}}}}}
<poem>::::Troppo ad un'empio è un giorno.</poem>