Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/51: differenze tra le versioni

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Si badi che, in tutti e tre i nostri esemplari,
Si badi che, in tutti e tre i nostri esemplari,
l'àncora ha l'estremità inferiore piana e non tonda come apparisce nell'unico esemplare intero di questo tipo conosciuto e pubblicato: Mus. Brit., pr. Genzano, di gr. 1494,53 ({{AutoreCitato|Garrucci}}, tav. XV; {{AutoreCitato|Mommsen}}-Blacas, IV, tav. I-II).
l’àncora ha l’estremità inferiore piana e non tonda come apparisce nell’unico esemplare intero di questo tipo conosciuto e pubblicato: Mus. Brit., pr. Genzano, di gr. 1494,53 ({{AutoreCitato|Garrucci}}, tav. XV; {{AutoreCitato|Mommsen}}-Blacas, IV, tav. I-II).


'''5'''. — Tav. VI-VII. — Quadrilatero con ambe le facce piane e bava nitida rettilinea.
'''5'''. — Tav. VI-VII. — Quadrilatero con ambe le facce piane e bava nitida rettilinea.
:''D/'' — Aquila di fronte e testa a destra, con ali spiegate e la folgore negli artigli.
:''D/'' — Aquila di fronte e testa a destra, con ali spiegate e la folgore negli artigli.
:''R/'' — Pegaso veloce a sinistra e sotto: '''ROMANOM'''.
:''R/'' — Pegaso veloce a sinistra e sotto: '''ROMANOM'''.
:Conservazione mediocre; però il pegaso bello e abbastanza fresco. Esemplare corroso e deficiente al bordo inferiore; rotto e mancante all'estremità dell'ala sinistra dell'aquila; guasto, dall'acqua o dall'uso, dalla parte dell'aquila, dove sono quasi svanite le ali e la folgore. Perciò il peso originale doveva essere sensibilmente maggiore dell'attuale. <br/>Lung. 0,165; larg. 0,099. Peso gr. 1396.
:Conservazione mediocre; però il pegaso bello e abbastanza fresco. Esemplare corroso e deficiente al bordo inferiore; rotto e mancante all’estremità dell’ala sinistra dell’aquila; guasto, dall’acqua o dall’uso, dalla parte dell’aquila, dove sono quasi svanite le ali e la folgore. Perciò il peso originale doveva essere sensibilmente maggiore dell’attuale. <br/>Lung. 0,165; larg. 0,099. Peso gr. 1396.




Patina velata dalla crosta verde del tartaro il quale, in qualche punto, specialmente dalla parte dell'aquila, è d'un bell'azzurro cupo.
Patina velata dalla crosta verde del tartaro il quale, in qualche punto, specialmente dalla parte dell’aquila, è d’un bell’azzurro cupo.


Del codolo appena si scorge la traccia presso la coda del pegaso.
Del codolo appena si scorge la traccia presso la coda del pegaso.


L'esemplare nostro sta per peso e tipo in istretto rapporto coi seguenti esemplari:
L’esemplare nostro sta per peso e tipo in istretto rapporto coi seguenti esemplari:


:a) Museo Britannico, già Guadagni (Garrucci, tav. XXIV), peso gr. 1391.
:a) Museo Britannico, già Guadagni (Garrucci, tav. XXIV), peso gr. 1391.
:b) Esemplare ignoto ed inedito, da me veduto presso Lady Hudson in Firenze, il quale ha patina brunastra, è molto corroso dall'acqua, e pesa gr. 1420.
:b) Esemplare ignoto ed inedito, da me veduto presso Lady Hudson in Firenze, il quale ha patina brunastra, è molto corroso dall’acqua, e pesa gr. 1420.


Il più pesante esemplare di questo tipo, è quello del Museo Kircheriano (c), proveniente da Velletri, di gr. 1696,35 (Garrucci, tav. XXIII).
Il più pesante esemplare di questo tipo, è quello del Museo Kircheriano (c), proveniente da Velletri, di gr. 1696,35 (Garrucci, tav. XXIII).