Pagina:Arabella.djvu/211: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
Correzione pagina via bot
Alebot (discussione | contributi)
Edit via bot chiesto da Luigi
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 11: Riga 11:
Se non le fosse sembrato un assurdo, avrebbe osato dire che dal mezzo di questo suo dolore scaturiva una vena di acre piacere, o, se piacere è dir troppo, di soddisfazione selvaggia, qualche cosa insomma di ancora indecifrabile, che si sarebbe potuto paragonare al sentimento che prova una schiava affranta dalle verghe quando vede il furore del suo padrone scagliarsi su un altro corpo ignudo.
Se non le fosse sembrato un assurdo, avrebbe osato dire che dal mezzo di questo suo dolore scaturiva una vena di acre piacere, o, se piacere è dir troppo, di soddisfazione selvaggia, qualche cosa insomma di ancora indecifrabile, che si sarebbe potuto paragonare al sentimento che prova una schiava affranta dalle verghe quando vede il furore del suo padrone scagliarsi su un altro corpo ignudo.
Quando aveva essa amato codesto suo padrone, perché dovesse fargli l’onore d’essere gelosa?
Quando aveva essa amato codesto suo padrone, perchè dovesse fargli l’onore d’essere gelosa?
E perché avrebbe odiata a morte la donna che, frammettendosi, qualche poco glielo contrastava?
E perchè avrebbe odiata a morte la donna che, frammettendosi, qualche poco glielo contrastava?
Era sorpresa di sentirsi così calma e così ragionevole davanti al testimonio della sua umiliazione; ma capì ben presto che da quell’uomo non poteva
Era sorpresa di sentirsi così calma e così ragionevole davanti al testimonio della sua umiliazione; ma capì ben presto che da quell’uomo non poteva