Pagina:Storia della letteratura italiana I.djvu/84: differenze tra le versioni

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<section begin=s1/>che la superficie sia scabra, purchè ci sia sotto qualche cosa che si mova. Perciò è sempre evidente, spesso arido e rozzo. L'Italia ha già il suo poeta; non ha ancora il suo artista.<section end=s1/>
<section begin=s1/>che la superficie sia scabra, purchè ci sia sotto qualche cosa che si mova. Perciò è sempre evidente, spesso arido e rozzo. L’Italia ha già il suo poeta; non ha ancora il suo artista.<section end=s1/>
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<section begin=s2/>Se i rimatori o dicitori in rima aiutarono molto alla formazione del volgare, non minore opera vi diedero i bei favellatori, o favoleggiatori. «Favella» viene da «fabella», favoletta, e perciò le lingue moderne furon dette «favelle», lingue de’ favoleggiatori. Costoro nelle corti e ne’ castelli raccontavano novelle, come i rimatori poetavano d’Amore. Così gl’inizi della nostra lingua furono
<section begin=s2/>Se i rimatori o dicitori in rima aiutarono molto alla formazione del volgare, non minore opera vi diedero i bei favellatori, o favoleggiatori. «Favella» viene da «fabella», favoletta, e perciò le lingue moderne furon dette «favelle», lingue de’ favoleggiatori. Costoro nelle corti e ne’ castelli raccontavano novelle, come i rimatori poetavano d’Amore. Così gl’inizi della nostra lingua furono