Divina Commedia/Inferno/Canto XI: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=100%|data=18 maggio 2008|arg=Poemi}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Divina Commedia/Inferno|Inferno]]<br />Canto undicesimo|prec=../Canto X|succ=../Canto XII}}
''Canto undecimo, nel quale tratta
▲''Canto undecimo, nel quale tratta de' tre cerchi disotto d'inferno, e distingue de le genti che dentro vi sono punite, e che quivi più che altrove; e solve una questione.''
<poem>
In su
che facevan gran pietre rotte in cerchio,
venimmo sopra più crudele stipa; {{r|3}}
e quivi, per
del puzzo che
ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio {{r|6}}
che dicea:
lo qual trasse Fotin de la via
"Lo nostro scender conviene esser tardo,
sì che
al tristo fiato; e poi no i fia riguardo". {{r|12}}
Così
dissi lui, "trova che
perduto". Ed elli: "Vedi
"Figliuol mio, dentro da cotesti sassi",
cominciò poi a dir, "son tre cerchietti
di grado in grado, come
Tutti son pien di spirti maladetti;
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o con forza o con frode altrui contrista. {{r|24}}
Ma perché frode è de
più spiace a Dio; e però stan di sotto
li frodolenti, e più dolor li assale.}} {{r|27}}
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Puote omo avere in sé man vïolenta
e
giron convien che sanza pro si penta {{r|42}}
qualunque priva sé del vostro mondo,
biscazza e fonde la sua facultade,
e piange là
{{§|Puossi far forza|Puossi far forza ne la deïtade,
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e in quel che fidanza non imborsa. {{r|54}}
Questo modo di retro par
pur lo vinco
onde nel cerchio secondo
ipocresia, lusinghe e chi affattura,
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ruffian, baratti e simile lordura.}} {{r|60}}
Per
che fa natura, e quel
di che la fede spezïal si cria; {{r|63}}
onde nel cerchio minore,
de
qualunque trade in etterno è consunto". {{r|66}}
E io: "Maestro, assai chiara procede
la tua ragione, e assai ben distingue
questo baràtro e
Ma dimmi: quei de la palude pingue,
che mena il vento, e che batte la pioggia,
e che
perché non dentro da la città roggia
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Ed elli a me "Perché tanto delira",
disse, "lo
o ver la mente dove altrove mira? {{r|78}}
Non ti rimembra di quelle parole
con le quai la tua Etica pertratta
le tre disposizion che
incontenenza, malizia e la matta
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Ancora in dietro un poco ti rivolvi",
la divina bontade, e
"Filosofia", mi disse, "a chi la
nota, non pure in una sola parte,
come natura lo suo corso prende {{r|99}}
dal divino
e se tu ben la tua Fisica note,
tu troverai, non dopo molte carte, {{r|102}}
che
segue, come
sì che
Da queste due, se tu ti rechi a mente
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prender sua vita e avanzar la gente; {{r|108}}
e perché
per sé natura e per la sua seguace
dispregia, poi
Ma seguimi oramai che
ché i Pesci guizzan su per
e
e
</poem>
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===== Altri progetti =====
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[[en:The Divine Comedy/Inferno/Canto XI]]
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