Rime (Stampa)/Rime d'amore/CCXV: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=75%|data=22 settembre 2009|arg=Poesie}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Rime (Stampa)/Rime d'amore|Rime d'amore]]<br/><br/>CCXV|prec=../CCXIV|succ=../CCXVI}}
<poem>
Qual darai fine, Amor, a le mie pene,
se dal cenere estinto
rinasce
e sì vivace a consumar mi viene?
Qual ne le più felici e calde arene,
nel nido acceso sol di vario odore,
un verme, che fenice altra diviene.
In questo io debbo
che sempre è degno ed onorato oggetto
quello, onde mi ferisci, onde
Ed ora è tale e tanto e sì perfetto,
ha tante doti a la bellezza eguali,
che arder per lui
</poem>
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