Rime (Dante)/LXXVII - Bicci novel, figliuol di non so cui: differenze tra le versioni

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:Tenzone con Forese Donati
:5. DANTE A FORESE
<div style="padding-left:30pt"><poem>
Bicci novel, figliuol di non so cui,
s'i's’i’ non ne domandasse monna Tessa,
giù per la gola tanta roba hai messa,
{{r|4}}ch'ach’a forza ti convien torre l'altruil’altrui.
 
E già la gente si guarda da lui,
chi ha borsa a lato, là dov'e'dov’e’ s'appressas’appressa,
dicendo: "Questi c'hac’ha la faccia fessa
{{r|8}}è piuvico ladron negli atti sui".
 
E tal giace per lui nel letto tristo,
per tema non sia preso a lo 'mbolare’mbolare,
{{r|11}}che gli appartien quanto Giosepp'aGiosepp’a Cristo.
 
Di Bicci e de'de’ fratei posso contare
che, per lo sangue lor, del male acquisto
{{r|14}}sanno a lor donne buon cognati stare.
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