Per lo spiritismo/XXV: differenze tra le versioni
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{{IncludiIntestazione|sottotitolo=XXV. E finalmente si materializza e prende la forma tangibile, visibile, udibile e fotografabile di un dato defunto|prec=../XXIV|succ=../XXVI}}
Se, malgrado tutte le prove intellettuali e materiali che l'intelligenza occulta ci dà per convincerci che essa è l'intelligenza. di un defunto, noi sospettiamo sempre che essa sia invece l'intelligenza incosciente del medio, la ragione principale è questa: che il medio si vede e il defunto non si vede. Ma i defunti sono riusciti anche a farsi vedere. Prima si fecero vedere ''dal'' medio (visione), poi ''nel'' medio (trasfigurazione), finalmente si fecero vedere, toccare e udire ''fuori'' del medio (materializzazione). Ma ascoltiamo il Wallace (ed. franc., p. 370): «Ensuite nous arrivons à un autre groupe de phénomènes encore plus merveilleux, appelés matérialisations, ou productions de formes matérielles teporaires isolées de la matière environnante. Les premières qui se présentèrent étaient des mains humaines qui écrivaient quelquefois visiblement et étaient tangibles; puis des figures humaines se formèrent; puis, après un temps considérable, une forme humaine entière se constitua, et cela est devenu actuellement très commun, selon la promesse qui en a été faite il y a dix ou quinze ans; nous en doutions et, cependant, la preuve a été établie; c'èst une chose bien connue de nos jours de tous ceux qui s'occupent de ce sujet». Ora vediamo con quali ipotesi si possono spiegare queste notizie dateci dal Wallace e dagli altri spiritisti.▼
▲Se, malgrado tutte le prove intellettuali e materiali che
1º Comincio ad escludere che siano tutte ''imposture''. Escludo l'impostura per tutte le ragioni che ho dette in principio di questo lavoro e che sarebbe inutile ripetere. Qui dirò solo che l'escludo anche per l'apparizione dei fantasmi. Non l'escludo solo perchè ho visto io; giacchè se credessi d'aver assistito io solo ad una materializzazione, andrei subito a consegnarmi al manicomio. E non l'escludo solo perchè han visto gli altri; giacchè, fin che non ho visto, sono stato sempre inclinato a credere che fossero stati corbellati, Crookes per il primo; dico inclinato, e non deciso, poichè è chiaro che altrimenti non mi sarei presa la briga di verificare, sperimentando io. Ma se hanno visto anche gli altri, vuol dire che io non sono matto; e se ho visto anch'io, vuol dire che gli altri non sono stati corbellati. Il lettore, se non ha assistito a materializzazioni, ha perfettamente il diritto di fare con me come io facevo cogli altri, e di sospettare che sia stato corbellato anch'io per il primo, o piuttosto per l'ultimo. Ma, se ha giudizio, sperimenterà per verificare anche lui; s'intende che deve sperimentar bene, cioè come ho fatto io; ho sperimentato due volte col medio solo, una volta col medio e un compagno solo, che ho voluto fosse mio fratello, poi cinque volte con persone sicure; fra le quali, per esempio, quello che due volte mi aiutava a sorvegliare il medio e tenergli le mani, era un sostituto procuratore del Re, costretto a convertirsi dall'apparizione ripetuta del fantasma di sua sorella. Se poi sono sicuro di non essere stato canzonato, non è soltanto perchè credo di poter esser sicuro di mio fratello e del medio e degli amici; non è soltanto perchè non ho osservato mai un indizio di frode; sono pronto a dubitare e della sincerità degli altri, e della perspicacia mia; credo che sarei un cattivo ''pick-pocket'' e un pessimo detective; ma perchè, se anche gli astanti fossero stati tutti impostori matricolati, tutti prestigiatori come Bosco, e tutti fisici come Edison, non avrebbero potuto fabbricarmi quei fantasmi, tra gli altri quelli da me chiamati, di due defunti della mia famiglia che vennero, fluidici ed incompleti e temporanei, ma viventi, ad abbracciarmi, a baciarmi ed a parlarmi. Nè fantocci dell'Holden, nè compari dell'Hermann possono imitare esseri che sono vivi come noi, ma non fatti come noi, di una sostanza che può aver la robustezza della nostra mano, eppure evanescente, sino a non produrre che una sensazione cutanea come quella d'una tela di ragno o di una densa nebbia; sensazione però che vi fa dir subito: «qui c'è qualcuno!» che vi fa capire cosa sia la ''sensazione di una presenza'', cui si accenna spesso nei ''Phantasms of the Living''. È sostanza che il medio non può plasmare certamente; e certamente non poteva trarne defunti che io dovevo conoscere, poichè li avevo abbracciati tante volte; e di cui uno solo era stato veduto, più di venti anni sono, da uno degli astanti. Non entro in particolari, perchè non mi piace parlare al pubblico dei miei defunti; e perchè le sensazioni sono troppo difficili a descrivere; e perchè una descrizione di più non aggiungerebbe nulla alle tante che ci sono; e, per citar l'ultima, a ciò che narra il {{AutoreCitato|Cesare Lombroso|Lombroso}}, che il banchiere Hirsch «domandò di parlare con una persona cara, ne vide l'immagine e ne sentì la parola francese, sebbene fosse morta venti anni prima; altrettanto capitò al Barth, che vide il padre morto e ne ebbe due baci». Io sono convinto che quelli che mi hanno abbracciato a Napoli erano i miei defunti; alla peggio ammetterò che fui burlato dal diavolo (e da un diavolo, grande artista), o che mi sono burlato io con un'allucinazione (come quella cui sono soggetto in questo momento, che mi sembra di star scrivendo); ma non mi ha burlato il medio certamente.▼
▲1º Comincio ad escludere che siano tutte ''imposture''. Escludo
2° Poi escludo che quelle che non sono imposture siano tutte allucinazioni. S'intende che escluda, per le ragioni che ho dette più sopra (§ VI), l'''allucinazione'' propriamente detta, ossia l'allucinazione tutta interna e soggettiva, prodotta nell'allucinato dall'emozione, dall'immaginazione, dall'attenzione aspettante, senza che il suo sensorio riceva un'impressione dal di fuori. La escludo quando gli sperimentatori sono sani, svegli e tranquilli. La escludo quando un senso concorda coll'altro e un testimonio coll'altro. Ma certamente tutti la escluderanno per quei casi nei quali i fantasmi hanno lasciati segni fisici permanenti. Una volta gli spiritisti si contentavano che i fantasmi lasciassero le impronte delle loro mani sulla carta affumicata o nella farina. Poi sono divenuti più esigenti, ed hanno voluto delle impronte nella creta, e le hanno conservate col gesso. Poi, dice Wallace (ed. franc., p. 371), «ces moulages ont été obtenus avec de la parafine fondue. La parafine est fondue dans une grande quantité d'eau bouillante, les mains viennent s'y tremper puis se retirent, et les moules restents flottants dans un autre vase d'eau froide, voisin da premier. On trouve ces moules entiers, avec leur ouverture au poignet beaucoup plus petite que la main; certainement aucune main humaine n'en peut faire autant. Des pieds se son produits du la même manière, et doivent avoir été formés par quelque pouvoir invisible. Une fois, un gentleman, à Washington, a obtenu ainsi un moulage de deux mains se tenant l'une l'autre et complètes jusqù aux poignets. Il est d'une impossibilité physique absolue pour tout étre humain d'en faire autant». Ma si sospettava che il medio portasse con sè la forma già preparata. Allora il prof. Denton pesò la paraffina e il gesso portati dagli sperimentatori, prima e dopo l'esperimento; e il peso tornava. Ma si sospettò che il medio sottraesse tanta paraffina e tanto gesso quanto ce n'era nella forma portata da lui. Allora si provò col medio in un sacco fino al collo per venti sedute; e l'esperimento riusciva. Ma si sospettava che nell'oscurità il medio scucisse il sacco. Allora si domandò che il fenomeno si producesse in un baule chiuso a chiave; e il fenomeno avvenne. Di tutto questo non posso certamente portar testimonianza io; ma il lettore consulti l'Aksákow, specialmente a p. 171. So che impronte nella creta in un baule chiuso a chiave furono ottenute a Napoli col medio Eusapia Palladino, e il Chiaia, vecchio e coraggioso spiritista, possiede, diremo così, la maschera del famigerato spirito John King. Ma di John King si è ottenuta in Russia la fotografia. E molti altri spiriti furono fotografati; si poterono fotografare spiriti invisibili (fotografia trascendentale), perchè la lastra fotografica è sensibile ai raggi ultravioletti, che sfuggono all'occhio; se ne fotografarono di visibili; sospettando che il medio si camuffasse da fantasma, si fotografarono medio e spirito insieme. So bene che si è smascherato il medio Firman, che faceva da fantasma; so bene che il fotografo Buguet ha confessato di aver falsificato delle fotografie spiritiche; mi ricordo anch'io che guardando nel Gibier la fotografia della Katie King ottenuta dal Crookes, sospettavo che il fantasma fosse invece il medio, e al posto del medio (di cui la testa era nascosta dietro il fantasma si fosse messo un fantoccio. Ma allora non avevo letto il primo volume del'Aksákow, pieno di documenti, che qui non posso nemmeno riassumere; e poi John King non mi aveva ancora stretto la mano e non aveva ancora veduto l'ombra delle sue braccia<ref>Nota alla 2a ed. — La sera del 6 ottobre corrente ho veduto più volte distintamente la mano stessa di John King, e mi ha fatto toccare la sua testa.</ref>; e poi la fotografia spiritica non aveva fatto i progressi che ha fatto ora. Chi volesse sulla fotografia spiritica delle informazioni più da vicino, da un italiano, si rivolga al capitano Ernesto Volpi, altro vecchio e bemerito spiritista, direttore del ''Vessillo spiritista'', che si pubblica a Vercelli. Nel numero del marzo 1891 di questo giornale troverà le notizie sulla fotografia ottenuta dal Volpi, e le ragioni con cui egli ne dimostra l'autenticità; queste ragioni però non diventano efficaci se non si confrontano colla fotografia stessa. Il Volpi non vuol che ci fidiamo dell'onestà di lui e del medio; vuol che l'impostura venga esclusa dall'esame della fotografia stessa; perchè dal rilievo che la fotografia presenta, si deve comprendere che non è la fotografia di un ritratto, cioè di una superficie piana, ma di una donna che aveva un volume, che occupava tre dimensioni dello spazio; ma siccome d'altra parte di questa donna non si vede che mezzo busto e questo mezzo busto è trasparente, così si deve comprendere che non è fotografia di donna vivente. Nel numero del dicembre 1891 dello stesso giornale si può leggere che nel 1884, l'autenticità di questa fotografia essendo stata contestata da due fotografi presenti ad una conferenza del capitano Volpi, egli promise 500 lire a chi nel termine di due mesi avesse ottenuto (senza un medio, s'intende) una fotografia simile; la sfida non fu accettata; pare che si siano provati, ma senza riuscire, a Monaco di Baviera<ref>Per essere bene informati bisogna però leggere anche l'importante articolo ''On Spine Photographs'' della signora Sidgwik, nel VII volume dei ''Proocedings'' S. P. R., che mette in dubbio l'autenticità delle fotografie spiritiche.</ref>.▼
▲2° Poi escludo che quelle che non sono imposture siano tutte allucinazioni.
E, se non basta, gli spiriti si sono anche pesati; lasciando da parte le prove ottenute coi fratelli Eddy dal colonnello Olcott, che disgraziatamente si è compromesso dando retta alla Blavatsky (che la Società londinese per le ricerche psichiche ha dichiarato una ciurmatrice), vedete Aksàkow, p. 297.
Ora tutto questo non prova che i fantasmi siano le anime dei morti; non prova nemmeno che siano corporei; ma prova che sono obbiettivi, reali, in questo senso che sono qualche cosa fuori di noi; perchè la lastra fotografica non può esser allucinata, in questo senso che
3° Non escludo la telepatia, ma escludo che tutti i casi di apparizione che non sono prodotti da imposture o da allucinazioni propriamente dette siano allucinazioni telepatiche, se per allucinazioni telepatiche si intendono allucinazioni veridiche prodotte da viventi, ''apparizioni di viventi''. Che vi siano apparizioni di viventi, nessuno lo nega; ma tutti convengono nel chiamarle allucinazioni, perchè nè un vivente nè alcun altro essere di questo mondo, e neppure
Le apparizioni di viventi si potrebbero distinguere in tre classi. La prima classe sarebbe quella delle apparizioni che potremmo chiamare ''naturali''; queste sono già ben constatate, e ormai ammesse, specialmente grazie agli sforzi della società londinese per le ricerche psichiche, la quale nè suoi ''Phantasms of the Living'' ne ha raccolti 679 casi, ''recenti'' ed ''autentici''.
Ma la tradizione conosce altre due specie di apparizioni, prodotte dalla volontà, cioè dalla magia, poichè la magia, secondo la giusta definizione del Kiesewetter, non può essere che ''
Ora le allucinazioni telepatiche permettono di fare allo spiritismo
Ora davanti a questa obbiezione, che i fantasmi degli esperimenti medianici potrebbero non esser fantasmi di defunti, perché ci sono fantasmi dei viventi, bisogna fare due concessioni. La prima è che non solo
Ma, fatte le debite concessioni, facciamo anche valere le nostre ragioni:
La prima è questa, che la telepatia è
«Il me semble tout à fait improbable que la télépathie puisse recevoir une explication purement physique, bien que cette explication soit logiquement concevable. Il est difficile en effet de compter au nombre des forces a de la nature matérielle une force qui, à
La seconda osservazione è che fra le apparizioni naturali e spontanee, fra le apparizioni osservate senza esperimento, non ci sono soltanto delle apparizioni di viventi, ma anche di morti; per questo rimando il lettore al {{TestoCitato|Per lo spiritismo/XVIII|capitolo XVIII}}. Vi sarebbero dunque, per così dire, dei casi di telepatia
Ma la ragione perentoria contro
Conclusione di questi tre paragrafi: negli esperimenti medianici si sono ottenute ''fotografie'' (il che esclude
4° Ma devo anche escludere che questi fantasmi ''siano'' gli spiriti dei defunti. Mettiamo pure che questi non siano spirituali nel senso metafisico della parola, cioè immateriali, inestesi, bensì rivestiti di un corpo etereo, fluidico; tuttavia i fantasmi degli esperimenti medianici non potrebbero essere le anime dei defunti. E ciò per due ragioni: la prima, che questi fantasmi, oltre ad essere parziali, sono temporanei; finito
Le intelligenze occulte dicono di esser loro che le producono, ''materializzandosi'', affinchè i viventi riconoscano in esse i loro defunti. Ma
Egli è vero che una prova della loro asserzione ci sarebbe precisamente nella somiglianza dei fantasmi coi defunti. Ma è una prova insufficiente; perchè finora non è generalmente accettato,
E nemmeno si può argomentare, nel caso nostro, che queste copie le fanno gli originali, dal modo in cui sono fatte, perchè non sappiamo in che modo si facciano. Egli è vero che i sedicenti spiriti si sono provati a dircelo. Dicono che quando trovano dei viventi i cui fluidi si armonizzano coi loro, possono immedesimarsi con loro, e agire sulla materia, adoperando
Per provare che
5° Supponiamo prima che quelli che fanno i fantasmi siano esseri in carne e in ossa, animali viventi. Ma fra questi non si potranno sospettare che gli uomini. E fra gli uomini, quando è esclusa la telepatia, non si può più sospettare che il medio. Ma in che modo il medio potrà produrre il fantasma di un defunto?
Non col produrre
E quando gli si toglie l’uso delle mani e dei piedi, degli strumenti e dei compari, non può agire
Del resto non potrebbe produrre un fantasma vivente, ma
Ma, si dirà, se non
Ebbene, io ho già ammesso che la forza psichica esiste; che può spiegare il movimento a distanza; ma non
Nel caso più semplice, ossia quando soltanto il medio ha la visione dei defunto, e la descrive agli astanti, basterà supporre che
Ma quando vi è la ''trasfigurazione'' del medio, ossia il medio assume
Ma passiamo al terzo caso: quando vi è la ''materializzazione'' del defunto fuori del medio, quando il defunto ci abbraccia mentre il medio è legato? Questo non è molto più difficile del precedente; basterà aggiungere alle allucinazioni visive anche le tattili.
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Ma quando sono presenti simultaneamente più defunti? quando si è toccati (come ho sentito io) da due mani diverse fra loro, e diverse da quelle del medio? Lo Janisch risponde che, se il medio può produrre un fantasma, potrà anche produrne due. Ciò non sarebbe ammissibile se si trattasse di telepatia, cioè se il fantasma fosse il ''doppio'' del medio; ma è supponibile quando si tratta di fantasmi di defunti; il medio può immaginarsi più defunti in una volta.
Ma vediamo un pò un quinto caso: quando il fantasma è fotografato? Hartmann ammette anche
Ma consideriamo un pò una sesta specie di apparizioni; i fantasmi dei defunti hanno più volte distribuito agli astanti dei pezzi di stoffa delle loro vesti; il Crookes ha tagliato al fantasma di Katie King una ciocca di capelli, assicurandosi che erano attaccati alla nuca. Hartmann suppone anche qui delle allucinazioni. Ma
Ma disgraziatamente vi sono dei casi in cui nemmeno colla forza psichica si possono spiegare i fantasmi dei defunti. Perchè anche Dio, per dar forma alla materia, aveva bisogno di modelli; almeno così dice Platone, che a questi modelli dava il nome di ''idee.'' Ora ammettiamo pure
Quando nessuno dei presenti riconosce il fantasma, si dirà che può non esser il fantasma di un defunto, e
Quando poi il medio o qualcuno degli astanti lo riconosce, allora si dirà che il medio prende
Qua sembra difficile poter uscire da questi due casi. Ma vi sono degli esempj pei quali non si può fare nessuna di queste due obbiezioni; e sono gli esempj di fantasmi di defunti che nè il medio nè gli astanti hanno mai veduto, ma che terze persone riconoscono poi alla fotografia. Di questi esempj ce ne sono di molto belli; e il lettore può trovarli nella preziosa collezione
Ricapitoliamo ciò che abbiamo detto in questi due capitoli
la forza di
ma attribuire un moto a distanza ad un desiderio incosciente, cioè ad un desiderio di cui, per definizione, nessuno può sapere se ci sia, è attribuirlo ad una causa molto ipotetica;
e l’attribuirlo ad un desiderio incosciente mentre tutti crediamo aver osservato che non si fa una cosa desiderata senza ''saper come'' si fa, o almeno ''sentir che'' si fa, o almeno sentir che si desidera, non sembra suggerito
e
e
l’attribuire poi queste operazioni magiche, le quali richiederebbero cognizioni trascendentali, ad un essere che sarebbe, non soltanto ignorante, non soltanto incosciente, ma addirittura pazzo, poichè
e pazienza se
Si aggiunga finalmente che nemmeno
Io credo quindi che i partigiani della forza psichica
6° Dunque il medio ''solo non può'' sempre produrre il fantasma del defunto. Di un defunto invece, che non sia solo, bensì disponga
Ma, ricordandoci del criterio stabilito da principio, che non bisogna ammettere lo spiritismo che
Ma non mi rassegno ancora. Voglio supporre che il fantasma, i segreti e la scrittura di un defunto ignoto al medio non provino neppure la comunicazione con un defunto qualunque, Perchè se un defunto può esser imitato da un altro defunto, potrà esserlo da un altro spirito, che non sia quello di un defunto. Questa è precisamente una premessa di due altre teorie che non dobbiamo finger di ignorare. Una è la teoria della Chiesa, la teoria di S. Agostino e di Lutero, e ora del Mirville e del Gougenot des Mousseaux, secondo la quale, sebbene si debba ammettere che vi sieno state alcune rarissime apparizioni di defunti (altrimenti bisognerebbe smentire troppe pagine della Storia sacra), queste non si devono ammettere come fenomeni naturali, ma come veri miracoli, vere eccezioni che hanno avuto luogo per grazia speciale di Dio; e gli spiriti che ordinariamente si manifestano negli esperimenti spiritici, sono spiriti maligni, sono demoni, coi quali la Chiesa proibisce di aver commercio.
In primo luogo perchè sulla questione speciale delle comunicazioni coi defunti, lo spiritismo non dissente così profondamente dalla Chiesa e dalla Teosofia come
In secondo luogo credo che il discutere coi teosofi sia superfluo, e coi preti sia inutile. I teosofi, non se ne abbiano a male, sono troppo pochi per farci paura. La nostra paura non è che ci tolgano dei proseliti, ma che allontanino quelli che verrebbero a noi, compromettendoci colla loro amicizia, come gli anarchici compromettono i socialisti.
Ben altro nemico è la Chiesa; ma coi credenti per fede è inutile discutere colla ragione. Della discussione tra la ragione e la fede si può dire quello che diceva Bismarck della guerra fra l’Inghilterra e la Russia: che è come la guerra tra
Infatti, in primo luogo, sebbene i defunti non possiamo più vederli (senza medii molto potenti), almeno li vedevamo una volta, e quindi è meno assurdo lo sperare di vederli. I morenti, che ''partono per un gran viaggio'', come annunciano essi stessi in parecchie apparizioni telepatiche (per esempio quella del fidanzato della domestica del Richet, n. 698 del libro di Myers, ecc.), si può pensare che tornino, od almeno che ci scrivano. Ma gli altri non sono partiti; bensì non sono mai venuti. I demoni sono i daìmones dei Greci, cioè divinità inferiori, spiriti defunti; la Chiesa non ha creduto bene di abolirli, e li ha trasformati, calunniandoli come nemici di Dio. Quanto agli elementali, non vediamo ragione perchè gli elementi abbiano delle anime, poichè non sono mai vivi, e non muoiono mai. Furono inventati per simmetria, per popolare il cosmo che gli antichi si immaginavano composto di sfere concentriche, ordinate secondo la densità dei rispettivi elementi; vedete la cosmografia
In secondo luogo, spiriti non umani non concorderebbero col carattere sempre umano delle comunicazioni e delle apparizioni. Dio non avrebbe bisogno di far miracoli; diverrebbe egli stesso un elemento di disordine nella natura. Angeli, spiriti eletti, non si firmerebbero coi nomi dei defunti, commettendo un continuo falso in scrittura privata. Quanto al diavolo, è facile vedere che le operazioni magiche, come la scrittura diretta e gli apporti, se sono troppo per i medii, sono troppo poco per Lucifero, Satana, Belfegor, Astaroth, e tutta la legione che osò combattere cogli arcangeli pel paradiso perduto. Che se poi vogliamo parlare anche dei fenomeni intellettuali dello spiritismo,
E discorso analogo si può fare sugli elementali. Ma ascoltiamo ancora {{
Può darsi che qualche volta i fantasmi siano fantasmi di viventi; se fantasmi di defunti, che ce li immaginiamo noi, o li imiti il medio
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