Odi navali/A una torpediniera nell'Adriatico: differenze tra le versioni
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Naviglio
bello come
vivo palpitante
come se il metallo un cuore terribile chiuda;
{{R|5}}tu che solo al freddo coraggio
come
e non soffri i vili
su la piastra ardente del ponte che il fremito scote;
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sotto la bufera cinereo là verso Ancona
l’Adriatico s’oscura:
se di lungi tuona,
{{R|20}}il rombo rimbomba giù giù per la cupa calura.
Fa schermo la nube. Ma
oltremare in lontananza
la città che sorge
alta sul suo golfo splendendo a la nostra speranza,
{{R|25}}da tutte le torri splendendo
"Sempre a te! Sempre la stessa!"
poi che ancora crede,
la triste sorella domata, a la nostra promessa.
E
{{R|30}}con un brivido interrotto
crescere, nel gorgo
livido una macchia far come di sangue corrotto);
Ecco, appar Faa di bruno.
{{R|35}}"Sarà dunque eterna
la vergogna?" E ascolta. "Nessuno risponde, nessuno?"
Tu, tu, o naviglio
bello come
vivo palpitante
{{R|40}}come se il metallo un cuore terribile chiuda;
tu che solo al freddo coraggio
come
e non soffri i vili
su la piastra ardente del ponte che il fremito scote;
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franco vèlite del mare,
oh rispondi! Il fato
è certo; e a quel Giorno
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