Elogio della vecchiaia/III: differenze tra le versioni
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<div align="right">''Coram cano capite consurge et honora personam senis.''<br/>L<small>EVITICO</small> 19, 32<br/><br/>''Senes non fiunt amici cito.''<br/>A<small>RISTOTELE</small><br/><br/></div>
Sentimento di lusso non fiorisce che nei terreni fecondi e sotto il sole ardente della primavera della vita, quando ogni siepe, ogni prato, ogni zolla di campo e ogni arbusto di foresta spande
Venuta
Nella donna poi la maternità con le sue onde feconde e tumultuose dilaga talmente per ogni lato, da affogare o almeno da raffreddare tutte le amicizie del passato.
Per far degli amici conviene sentir calde le simpatie, che avvicinano i cuori e fondono le anime. Conviene sentirsi forti e generosi, pronti ad ogni sacrifizio, felici anzi di poter fare. Se non temessi di profanare uno dei più alti sentimenti, direi che
E così come i polipi nelle battaglie della loro vita carnivora, vanno perdendo dei loro tentacoli, divorati dai pesci più forti o schiantati fra le fessure delle rocce, così anche noi nel cammino della vita andiamo sempre stringendo
Ad ogni tentacolo divorato o spezzato corrisponde un amico perduto.
Oh quanto ci era caro quel fratello dolcissimo
Eppure
E
Ricordo ancora quando
Eppure oggi non ci scriviamo più e ignoro perfino
Ancora un braccio del polipo consunto dal tempo, che lima e arrugginisce i metalli più saldi.
E
Non ci fu verso di tenerselo vicino. Io ero sicuro di lui e di lei; e glielo facevo capire in ogni modo, ma sempre delicatissimamente. Eppure non ci fu modo di persuaderlo a frequentare la nostra casa. Temeva egli di sé o di lei o di chi? Mi credeva forse geloso o capace di divenirlo?
Non potrei mai cavargli una parola a questo proposito. Cercò un impiego molto lontano da noi e non
E quanti altri amici preziosi, che la politica e la morte mi hanno rapito!
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Da giovane ne avevo una legione; oggi una mano sola mi basta per contarli.
Ma, fortunatamente, anche per
Avere parecchi e ottimi amici può essere opera della fortuna, ma più di questa ci procura questa grande, questa alta gloria della vita
Se
Gli amici dei nostri amici sono per lo più, anzi quasi sempre, amici nostri, per
E quando uno di quei vecchi è rapito dalla morte, pare che
Ad ogni amico che scompare, le file si serrano e il circolo si restringe, guadagnando in intensità ciò che è andato perdendo in estensione; e quando son due o tre soli i rimasti, concentrano in sé tanti tesori di memorie, tante tenerezze si affetti, tanta irresistibilità di simpatie reciproche da formare una vera e propria famiglia, in cui la parentela non porta nomi speciali, ma che è un succo condensatissimo di tutto ciò che ha di più caro e di più alto
Da quei circoli non è esclusa la donna, anzi vi entra, vi porta una nota tutta speciale delle delicatezze e delle morbidezze del proprio sesso, dando alla conversazione un sapore di pudica e calda sensualità e spargendo sugli uomini e sulle cose come una luce, che abbia attraversato un vetro color di rosa.
Chi rammenta gli intimi saloni
Davanti alla felicità, anche la gloria abbassa le ali e democraticamente rinunzia al frastuono delle artiglierie e delle campane, rinunzia agli inni dei poeti e agli archi di trionfo.
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Tutti coloro che negano la possibilità di un amore platonico, ammettono
Quei due si amano, perché hanno ricordi comuni, lontani lontani, ma che vibrano ancora. Chissà, che qualche postuma prurigine faccia loro credere di essere ancora capaci
Così dicono i maligni, che pur sono la parte maggiore
Noi che non siamo maligni, crediamo il contrario.
Due che si sono amati da giovani, dopo lungo scorrere di anni possono rivedersi vecchi e spesso cercano
Consiglio con tutte le forze, con tutta
Un amore passato è un morto e i morti si seppelliscono o si cremano. Rispettate le tenebre della terra e il segreto delle urne. Non rimescolate i cadaveri e non profanate le ceneri.
Voi avete sempre davanti agli occhi vostri la donna che avete amato trenta o quaranta anni or sono come
E invece la vostra malsana curiosità vi ha voluto far palpare la realtà nuda e cruda. Ne siete punito e crudelmente. Le memorie
E vi ha fulminato, distruggendovi il sogno e facendo del vostro angelo una diabolica creatura.
Il vostro angelo non è più che una vecchia. I capelli lucenti e corvini son grigi o bianchi. Gli occhi hanno perduto ogni bagliore di passione, stanchi
E quel quadro si sovrappone brutalmente alla miniatura deliziosa, che avevate eterna nel cuore e ne ricevete un urto violento; come
È il Dio delle sante memorie
E ciò che voi avete provato e ciò che voi avete sofferto vedendo lei, lei ha provato e sofferto, vedendo voi, che avete perduto le chiome ebanine e avete solcato il volto di rughe e forse forse avete anche una pancia.
Due disinganni, due caricature che si mettono al posto di due santi e dolci ricordi, che il cuore attraverso gli anni aveva lasciati intatti e sempre giovani. E badate, che
Ben diversamente accade quando i due amanti, siano poi consacrati dal sindaco o
Vi è però
Negare questo sentimento sarebbe spingere scetticismo e pessimismo al superlativo e sarebbe forse disonorare e calunniare la natura umana.
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Si possono invidiare gli amanti di Georges Sand, ma io per conto mio invidio più ancora gli amici, che ebbe fidi e numerosi anche nella sua vecchiezza.
Se con gli anni la donna non può più risvegliare alcun desiderio, di lei rimangon sempre vive le tenerezze
I sentimenti sono più elastici, più mobili e soprattutto nelle loro forme svariate e nei loro infiniti gradi più numerosi delle nostre parole.
Fra un uomo e una donna il nostro dizionario non ammette di sentimenti affettuosi, che
Per decidere poi, se sia amore o amicizia
E questa pietra è il desiderio.
Finché esiste un desiderio del possesso sessuale, fosse pur pallido e freddo come
Per potersi dire, per potersi sentire amici, e
E quando i coetanei sono un uomo e una donna, questa parentela
Ecco perché più
Hanno in quei dolci momenti una visione comune, quella di un passato già molto lontano, in cui vissero insieme e nel cui giudizio si trovano
I romanzieri, i moralisti hanno fatto sempre brontoloni i vecchi, ce li hanno sempre descritti come seccanti ''laudatores temporis acti''. Io invece descrivo il vecchio ideale, come io vorrei che lo fossero tutti; il vecchio felice di leggere la storia perché dimostra che il passato fu cento volte peggiore del presente; il vecchio che
E i miei due vecchi amici parlano spesso insieme di questa cara fede.
Lei per dire che nel futuro gli uomini non si faranno più la guerra. Lui per assicurare, che la scienza sarà sempre la padrona del mondo e guarirà sempre le ferite, anche quelle fatte con le sue proprie armi.
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