Dodici monologhi/Il nonno: differenze tra le versioni

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Ah, questa poi è buffa!
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E lei, Bice - è alta così, pare un gattino - si presentò anche lei, con una carta piegata come una letterina, strillando:
- ''Chitto, chitto'' io, - Ah, hai ''chitto''? E mi diede la lettera; c'eranoc’erano tre aste nere fatte col ditino intinto nel calamaio. A proposito di ditini: Giulio ha un vizio, ogni tanto si caccia un dito in bocca. Io gli dico: Quel dito in bocca non ci si mette! E lui, obbediente, leva quel dito e.... ce ne mette un altro (''istintivamente fa il movimento, poi accorgendosi lo tira, via''). Non vi dico niente, quando sono riuniti tutti e tre in giardino al sole, tra i fiori, le farfalle: corrono, saltano, urlano, sembrano ubbriachi di paradiso.
L'altroL’altro giorno, Giulietto, per correre dietro a una lucertola, che, secondo lui, era un coccodrillo, rovinò tutti i rosai della mamma, che, a sentir quel che gli ha detto, era uno spavento, e poi lo ha chiuso nel camerino buio a pane e acqua.
Poverino! passavo sempre davanti all'uscioall’uscio e lo sentivo piagnucolare. È inutile, io non ci reggo! Ho socchiuso la porticina e gli ho dato dei dolci. Santi del paradiso! Sono stato scoperto dalla nuora, che mi ha fatto su due piedi una gran lavata di testa.
- Non è così che si educano i bambini! Voi demolite il prestigio dell'autoritàdell’autorità.... Voi di qua.... voi di là....
- È vero che ho fatto una mancanza; meriterei anch'ioanch’io d'andared’andare nel camerino al buio, a pane e acqua.
- Eh!... non dico di no! - Lei si allontana e mi sento tirare per le falde. - Che c'èc’è? - Era Giorgina che diceva sottovoce: - Non aver paura! se ti mettono nel camerino, te le porto io le paste!
Quella ha un cuore da Cesare.
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Ma come va che non sono ancora tornati dal passeggio?
Domani me li porto a Frascati, a fare una bella merenda. L'altraL’altra domenica li portai ad Albano. Bisognava vederli sul treno! Non vi dico niente: e chissà che cosa avrebbero fatto, se non li avessi indotti a star cheti, per un certo caso che....
Alla stazione, salì nel nostro vagone una signora, una bella signora pallida, pallida, tutta vestita a lutto, e si mise a sedere nel cantone di fronte a me. Giù, abbasso, c'erac’era un domestico, con la livrea abbrunata, il quale teneva per mano due angiolini biondi, vestiti di nero anche loro, belli come due amori come i miei. La signora partiva per Napoli, e prima che il treno si mettesse in moto, disse ai suoi due angioletti:
- Bravi, eh!... state bravi! Tornerò subito e.... mi raccomando, non piangete.
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Nella società, godiamo di una riputazione veramente falsa. Tutti dicono:
- La casa del Duca è un miracolo d'ordined’ordine e di regolarità.
Non è vero niente: questa casa è una vera Babilonia. Qui, nell'ordinenell’ordine apparente, è un perpetuo conflitto di tutti i sistemi di governo, antichi e moderni.
Cominciamo da mia moglie: santa donna, sotto tutti gli aspetti, santa perfino come suocera, ma non ammette scherzi in fatto di doveri religiosi: governo teocratico.
Mio figlio. Il padrone è lui. Tutto deve dipendere da lui, tutto deve emanare da lui: per quanto in realtà non s'incarichis’incarichi di niente: governo dispotico.
Mia nuora. Una donnina di garbo e piena di tatto: vorrebbe l'equilibriol’equilibrio dei vari poteri, compreso il mio, che sarei il senato; mia nuora dunque: governo costituzionale.
Maddalena, la governante: attribuzioni ben definite; diritti e doveri eguali per tutti, maschi e femmine, alti e bassi, sopra la base della libertà.... almeno ogni domenica: repubblica federale borghese.
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Francesco, il cuoco: le chiavi della dispensa, le chiavi della cantina, e non fare mai i conti: repubblica americana.
Poi c'èc’è il cocchiere, che regna con la frusta: governo feudale. Ma non basta: in alto i poteri costituiti, in basso i poteri rivoluzionari, ossia Giorgina, cinque anni: tutto quel che vede è suo: collettività.
Giulio, tre anni e nove mesi: rompe tutto quello che tocca: nichilista.
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Bice, due anni e quattro mesi: non riconosce nè legge, nè religione, nè autorità. Le dite: Sai? tutte le sere, prima di andare a letto, tu devi.... Niente! è anarchica.
Ah, eccoli.... qui non c'èc’è capo treno... senti che baccano, in giardino.... scusatemi!... prima di tutto son nonno. Anzi, a momenti, divento.... un nipotino.
 
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