Decameron/Giornata nona/Novella quarta: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=75%|data=20 dicembre 2008|arg=Novelle}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Decameron/9a giornata|Nona giornata]]<br/>Novella Quarta|prec=../Novella Terza|succ=../Novella Quinta}}
''Cecco di messer Fortarrigo giuoca a Buonconvento ogni sua cosa e i denari di Cecco di messer Angiulieri, e in camicia correndogli dietro e dicendo che rubato
▲''Cecco di messer Fortarrigo giuoca a Buonconvento ogni sua cosa e i denari di Cecco di messer Angiulieri, e in camicia correndogli dietro e dicendo che rubato l'avea, il fa pigliare a' villani e i panni di lui si veste e monta sopra il pallafreno, e lui, venendosene, lascia in camicia.''
Con grandissime risa di tutta la brigata erano state ascoltate le parole da Calandrino dette della sua moglie; ma, tacendosi Filostrato, Neifile, sì come la reina volle, incominciò.
Valorose donne, se egli non fosse più malagevole agli uomini il mostrare altrui il senno e la virtù loro, che sia la sciocchezza e
Erano, non sono molti anni passati, in Siena due già per età compiuti uomini, ciascuno chiamato Cecco, ma
Ma parendo
E cercando
Ed entrati una mattina in cammino amenduni, a desinar
Il Fortarrigo, dormendo
- Che è questo, Angiulieri? Vogliancene noi andare ancora? Deh aspettati un poco: egli dee venire qui testeso uno che ha pegno il mio farsetto per trentotto soldi; son certo, che egli cel renderà per trentacinque, pagandol testé.
E duranti ancora le parole, sopravvenne uno il quale fece certo
Il Fortarrigo, non come se
- Deh! Angiulieri, in buona ora lasciamo stare ora co stette parole che non montan cavelle; intendiamo a questo; noi il riavrem per trentacinque soldi, ricogliendol testé, ché, indugiandosi pure di qui a domane, non ne vorrà meno di trentotto come egli me ne prestò; e fammene questo piacere, perché io gli misi a suo senno. Deh! perché non ci miglioriam noi questi tre soldi?
- Che ho io a fare di tuo farsetto? Che appiccato sia tu per la gola, che non solamente
Il Fortarrigo stava pur fermo come se a lui non dicesse, e diceva:
- Deh, perché non mi
- Pigliatel, pigliatelo.
Per che essi chi con vanga e chi con marra nella strada paratisi dinanzi
Ma il Fortarrigo, giunto là, con un mal viso disse:
- Io non so come io non
- Vedete, signori, come egli
E così la malizia del Fortarrigo turbò il buono avviso dello Angiulieri, quantunque da lui non fosse a luogo e a tempo lasciata impunita.
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