Brani di vita/Libro secondo/Magistratura: differenze tra le versioni
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Delle donne e dei magistrati bisogna parlare con molta prudenza. Per poco che il discorso tenda verso la sincerità, bisogna troncarlo. Tutti sanno il vero, ma tutti evocano il rettorico spettro di quella vecchia e sozza moglie di Cesare la cui virtù, per consenso ipocrita, non può essere nemmeno sospettata.
Lasciamo a parte le donne dei cui peccati forse gli uomini sono responsabili e vediamo i magistrati, senza mancare di riguardo nè a loro, nè alla moglie di Cesare.
I recenti discorsi in Parlamento ne offrono
Le parole mi parvero amare, ma oggi stesso, qui, in un pubblico caffè, ho sentito due contadini che contendevano vivacemente, ed uno, a modo di ingiuria, ha gridato
Certo,
La giustizia è come la religione, che non ha ragione
Mi fu raccontato da persona sincera che, presentandosi un laureato
La magistratura istessa sente questa sua deficienza che le menoma la fiducia del paese ed invoca, dove e come può, un rimedio a tanta miseria deplorabile e deplorata. Essa ragiona a un dipresso così: non entra in questa carriera poco stimata e peggio retribuita che chi non riesce ad altro. Retribuiteci meglio e i posti diventando invidiabili, come presso le altre nazioni civili, sarà possibile la selezione e alla magistratura aspireranno soltanto i migliori.
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Il vile denaro, dopo tutto, è un buon garante della integrità e della indipendenza. Ma è lecito chiedere se crescendo il salario oggi ad un giudice bestia, si potrà farne un buon giudice domani? Certo no. Si rimane asini anche con un milione. Dunque?
Dunque bisognerebbe decidersi ad una epurazione. In Francia fu fatta più per ragioni di sicurezza politica che di competenza e in Italia, se si dovesse venirci, non si potrebbe dimenticare che il novantanove per cento almeno della nostra magistratura è clericale o clericaleggiante, con che guarentigia di imparzialità nei giudizi che sono intinti di politica, ciascuno vede. Ma nè i cervelli, nè i muscoli consentono a noi coraggio e forza bastanti per una epurazione augurata invano. Cresceremo le paghe alla meglio e i giudici saranno reclutati come
Così il presidente, che
''14 Maggio 1904.''
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