Amor, che lungiamente m'ài menato: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Assegno l'opera al Progetto Duecento via bot |
Correzione pagina via bot |
||
Riga 16:
}}</onlyinclude>
<poem>
Amor, che lungiamente
a freno stretto senza riposanza,
alarga le toi retine, in pietanza,
chè soperchianza -
per voi, madonna, a cui porto lianza
più che non fa assessino asorcuitato,
Riga 28:
ma voi, madonna, de la mia travaglia,
ca sì mi squaglia, - prenda voi merzide,
che ben è dolze mal, se no
Oi dolze ciera co sguardo soavi,
più bella
trajete lo meo core ormai di guerra,
che per voi erra - e gran trataglia
ca si gran travi - poco ferro serra,
e poca pioggia grande vento aterra,
però, madonna, non vi
chè certa no gli è troppo disinore
e tanto più da Amor che vince tutto.
Però non dutto -
saggio guerreri vince guerra e prova.
Non dico
orgoglio non convegna e stiavi beni,
che si manteni - in pregio ed in grandeza.{{R|30}}
Troppa altereza - è quella che sconveni;
Riga 52:
Però, madonna, la vostra dureza
convertasi in pietanza e si rinfreni;
non si distenda tanto
Lo sole è alto, si face lumera,
e via più quanto
vostro orgogliare, - per zo, e vostra alteze
fac[i]ami
di non mostrar zo che lo meo cor senti.
Oi
stare tacenti - e non far dimostranza!
Chè la pesanza - a la ciera consenti,
e fanno vista di lor portamenti,{{R|45}}
cosi son volentieri
la cera co lo core insembramenti.
Forza di senno è quella che soverchia
Riga 70:
Ben è gran senno, chi lo pote fare,{{R|50}}
saver celare - ed essere segnore
de lo suo core
Amor fa disviare li più saggi,
e chi più ama a pena à in sè misura;
più folle è quello che più si
Amor non cura - di far suoi dannaggi,
ca li coraggi - mette in tal calura,
che non pò rifreddare per freddura.
Gli occhi a lo core sono li messaggi
Dunque, madonna, gli occhi e lo meo core
avete in vostra man dentro e di fore,
sì come vento - smena nave in onda.
Voi siete meo pennel che non affonda.{{R|65}}
|