Rime (Guittone d'Arezzo)/Ahi, che grave dannaggio e che noioso: differenze tra le versioni

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forte, ricca e gran nave perire,
e nobel terra più per un discuso!
{{R|5}}Ma oltr'ancheoltr’anche gravoso
e dispiacente estim'estim’, al meo sentire,
de omo, in cui savere è copioso
e valor valoroso
in fare retto e piacentero dire,
{{R|10}}und'onorund’onor caro, orrato e grazioso
e amor amoroso
di part'onnepart’onne ferea sor lui venire,
e noioso alcun vizio in lui resede,
disorna e dicede
{{R|15}}onne suo bono, e 'l’l fa disagradito:
ciò è ch'hach’ha e'e’ perito
pregi'pregi’ e onor del mondo. E chi che 'l’l vede,
viso catuno laido è piò laidito
di quant'èquant’è 'l’l piò pulito:
{{R|20}}valor ove piò val, vizio piò el lede:
perché chi mei se crede,