Rime (Guittone d'Arezzo)/Doglio e sospiro di ciò che m'avvene: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Alebot (discussione | contributi)
Assegno l'opera al Progetto Duecento via bot
Alebot (discussione | contributi)
Correzione pagina via bot
Riga 17:
}}</onlyinclude>
<poem>
Doglio e sospiro di ciò che m'avvenem’avvene,
che servo voi, soprana di biltate,
ed in redoppio mi tornan le pene;
{{R|4}}e voi, madonna, di ciò non curate,
anzi mi date doglia, che mi tene
e che m'ancidem’ancide, se voi non m'atatem’atate.
Sospira 'l’l core, quando mi sovvene
{{R|8}}che voi m'amavim’amavi, ed ora non m'amatem’amate.
E non è meraviglia s'eos’eo mi doglio,
ché la ventura mia tuttor disvene,
{{R|11}}e le bellezze vostre van doppiando.
Quando mi penso il tempo ch'averch’aver soglio,
in disperanza m'tornam’torna tutto 'l’l bene,
{{R|14}}e li conforti me ne van mancando.
</poem>