Prese per vendicar l'onta e l'esiglio: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=indeterminato75%|data=2731 luglio 2010|arg=Da definirePoesie}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Prese per vendicar l'onta e l'esiglio|prec=../Io mi credea la debil navicella|succ=../Chi veder vuol come ferisca Amore}}
<poem>
Prese per vendicar l'ontal’onta e l'esigliol’esiglio <ref>''Vetturia''</ref>
Marzio de'de’ vinti Volsci il sommo impero,
E impaziente inesorabil fero
Cinse la patria di fatal periglio.
 
{{R|5}}E ben potea sotto l'iratol’irato ciglio
Servo mirar lo stuol d'd’ Padri intero:
Ma si oppose Vetturia al rio pensiero,
E andò sola ed inerme incontro al figlio,
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Egli allor rese pace al campidoglio,
E quel che non potean l'l’ armi latine,
d'unad’una donna il glorioso orgoglio.