Pagina:Poemi (Byron).djvu/115: differenze tra le versioni

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Non veduto è quel pianto, chè se il fosse
Non veduto è quel pianto, chè se il fosse
Non sgorgherebbe,.... e scarso, e breve sgorga,
Non sgorgherebbe,.... e scarso, e breve sgorga,
Perch' ei lo terge, e dal funesto loco
Perch’ ei lo terge, e dal funesto loco
Strappasi alfine. Eccelso è il Sol, ma fosco
Strappasi alfine. Eccelso è il Sol, ma fosco
È di Corrado il dì, scende la notte
È di Corrado il dì, scende la notte
Per Corrado infinita; tenebrìa
Per Corrado infinita; tenebrìa
Non fuvvi mai pari all' orrenda nube,
Non fuvvi mai pari all’ orrenda nube,
Che lo suo spirto involve. Oh del dolore
Che lo suo spirto involve. Oh del dolore
Occhio più cieco d'ogni cieco ! Possa 7
Occhio più cieco d’ogni cieco ! Possa 7
Non ha di scerner , non ardir ; .... per fitte
Non ha di scerner , non ardir ; .... per fitte
Ombre s' aggira , e guidator non soffre ! ....
Ombre s’ aggira , e guidator non soffre ! ....


xxiii.
xxiii.
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Dolce e securo di Corrado il core
Dolce e securo di Corrado il core
Formò natura ; lo guaterò i tristi,
Formò natura ; lo guaterò i tristi,
E tosto, ahi ! lo tradir. Puri, com' onda
E tosto, ahi ! lo tradir. Puri, com’ onda
Stillante ne lo speco, eran gli affetti,</poem>
Stillante ne lo speco, eran gli affetti,</poem>