Storia segreta/Capo XV: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
← Creata nuova pagina: ''Ritratto di Teodora. Giustiniano ed essa governando in comune fingono sentimenti diversi e contrarii; e perché. Conseguenze di questa loro co... |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1:
{{IncludiIntestazione|sottotitolo=CAPITOLO XV <br>''Ritratto di Teodora. Giustiniano ed essa governando in comune fingono sentimenti diversi e contrarii; e perché. Conseguenze di questa loro condotta. Giustiniano incomincia dal rinnovare e confondere tutti gli ordini stabiliti, o ne cambia i nomi. Oso che fa dell' oro , in qualunque modo raccolto. Mette in guerra Ira loro i Barbari, e li alletta alle incursioni sulle terre dell'Imperio. Compra la pace, e poi la rompe.''|prec=../14|succ=../16}}
Era Teodora leggiadra di volto e piacente, pallidetta alquanto , con occhi assai vivi, piccola di statura, e ne' moti della persona vivacissima. Se alcuno volesse narrare quanto fece sulla scena, avrebbe a dir tanto che glie ne mancherebbe il tempo. Ma col poco , che disopra toccammo, credo a'posteri essersi detto quanto basti onde ne sappiano i costumi. Ora esporremo in compendio quello che da lei e dal marito fu fatto, giacché nella condotta degli affari tutto fu comune ad entrambi ; ancorché per molto tempo , ed assai studiosamente cercassero di far credere a tutti di avere avute opinioni diverse, e contrarie cure. Ché finalmente s'ebbe a toccar con mano qualmente essi a bella posta adottarono questa specie di simulazione perché i sudditi, avendo d' essi incerta opinione , non fossero tratti a sedizione ; e di ciò vi potrebbe essere stato pericolo se li avessero creduti nelle loro risoluzioni d' accordo.
Da principio adunque, così fingendo, i Cristiani ingannarono , gli uni già dagli altri discordi, e nelle quistioni, ond'erano
Nelle cause civili, per simulazione pur anche, uno d'essi favoriva ad uno de'litiganti, e l'altro all'altro : da ciò veniva che quegli vincesse la causa, che avea meno ragione ; e così i principi guadagnavano la maggior parte di ciò di che litigavasi. Molti accolti nella famigliarità di Giustiniano ottenevano di poter fare nelle cariche pubbliche e disfare, e violentemente e scelleratamente, qualunque cosa loro piacesse:
Giustiniano salito sul trono tosto prese a confondere tutte le cose, ad introdurre nella repubblica quanto dalle antiche leggi era stato proibito ; e ad interdire quanto dalla consuetudine era consecrato come se il real manto avesse indossato per voltar faccia alle cose. Egli abrogò le forme stabilite de'magistrati, e le leggi, e gli ordini militari ; ed altre regole introdusse , non da giusto diritto indotto , né dalla considerazione del pubblico bene, ma dalla vanità che tutto fosse nuovo, e tutto portasse il suo nome. Per questo alle cose che immantinenti non potesse abolire, diede adesse per lo meno una denominazione sua. Non poté mai satollare la fame ch'egli avea del sangue e dell' oro : perciocché fatto bottino di quanto nelle opulentissime case d'uomini denarosi poteva raccogliere, movea ad assaltarne degli altri
Siffatti mali da costoro recati, e dai Persiani, dai Saraceni , dagli Sclavi, e da altri Barbari, io narrai ne'libri antecedenti; né ad altra cagione possono tutti riferirsi , che a quella, che ho qui notata. Gran denaro spese per
▲Siffatti mali da costoro recati, e dai Persiani, dai Saraceni , dagli Sclavi, e da altri Barbari, io narrai ne'libri antecedenti; né ad altra cagione possono tutti riferirsi , che a quella, che ho qui notata. Gran denaro spese per istabilirc la pace con Cosroe; poi ostinatamente seguendo il suo capriccio , senza alcun motivo ruppe il trattato, con ogni genere d'intrighi , e di sforzi fatta alleanza con Alamnndaro, e cogli Unni, ch' erano socii e confederati de' Persiani : il che mi ricordo d'avere già detto a luogo debito.
|