Fu il fuoco o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano?/Lettera seconda: differenze tra le versioni

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Alcuni de' nostri letterati, dunque, sofisticano adesso e fanno sforzi di fantasia per combinare ''il fuoco coll'acqua'', ossia per spiegare la distruzione ed il sotterramento delle due città ''per opera delle eruzioni del Vesuvio, e delle alluvioni''.
 
Or chi non vede che questi signori sortono dall'argomento? Qual è quest'argomento? Il mio assunto; cioè di dimostrare la falsità della storia, riguardo a Pompei e ad Ercolano. Ma cosa dice la storia a questo proposito? Dice che la distruzione delle due città fu cagionata dalla pioggia di ceneri, lanciate in aria dal Vesuvio nell'eruzione del 79, ciò che in altri termini esprime la distruzione d'Ercolano e di Pompei ''per effetto del fuoco''. La storia, dunque, non parla affatto ''né di alluvioni, né di acqua'', ed io ho citati tanti passi di autori nel principio di questa lettera, giusto per fissare lo stato della quistione. Il voler ora parlare di fuoco e di acqua, ossia di [[:w:eruzione vulcanica|eruzioni volcaniche]], e di [[:w:alluvione|alluvioni]], vale lo stesso, ''che voler mettere in bocca agli scrittori quel che questi mai si hanno sognato''; giacché essi lo avrebbero sicuramente detto, se avessero cosi opinato, e non avrebbero abbandonata la loro [[:w:opinione|opinione]]
 
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{{Indent|0|all'[[:w:esegesi|interpetrazione]] de' nostri letterati, o per meglio dire allo sforzo de' [[:w:sofisma|sofismi]] di costoro ''per conciliare due sistemi diametralmente opposti tra loro''. Chi dunque parla oggi di fuoco e d'acqua, come cagione dell'atterramento e del sotterramento d'[[:w:Ercolano|Ercolano]] e di [[:w:Pompei|Pompei]], pretende stabilire ''una nuova opinione'', ma non farà mai l'[[:w:apologia|apologia]] della storia. Io intanto ho intrapreso di confutare la storia, e non già un'opinione nuova, della quale ''niente è stata scritto finora'', ed alla quale la mia opinione, come altresì il [[:w:pregiudizio|pregiudizio]] e la difficoltà di volersi distaccare dall'altra, da tanto tempo generalmente adottata, potranno forse dare precariamente origine.}}
 
Or stante questa controversia, propostami da non pochi de' nostri letterati, mi vedo nella necessità di dire due parole in contrario, prima di abbandonare il mio proponimento.
 
Sicchè si pretende che il Vesuvio abbia gittato fuoco, ceneri, lapilli, terre, pietre ed acqua, da quali cose tutte restarono distrutte e seppellite le città di Pompei e d'Ercolano. A tal proposito si cita, per esempio, l'[[:w:Vesuvio#L'eruzione del 1631|eruzione del 1631]], della quale da tanti scrittori si asserisce essere stata vomitata dal Vesuvio un'immensa quantità d'acqua, che inondò e fece tanti danni a varj luoghi.
 
Primieramente rispondo, che l'epoca della distruzione e del sotterramento di Pompei e d'Ercolano fissata dalla storia, è quella dell'eruzione del 79. Or la storia che ne parla tanto, e che la dipinge così terribile, non dice affatto di esser uscita acqua dal Vesuvio in questa stessa eruzione volcanica, ciò non avrebbe certamente omesso, se tanto fosse
 
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