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per irrigare le piante novelle<ref>''Terius acquarum usus est irrigatio, quam profecto maxime necessariam habent'' novellae plantationes. Bern. l.c.</ref>, acque di "emulazione" fervide per cuocere gli affetti nostri; dolci quelle per amare la giustizia, bollenti queste per odiar l'iniquità. Che tutti questi concetti Dante assommi nello Eunoè, vedesi dal fatto che a Eunoè beve, che il bere e dolce e ravviva le virtù, e più da ciò che colui che beve ritorna dall'onda come se fosse |
per irrigare le piante novelle<ref>''Terius acquarum usus est irrigatio, quam profecto maxime necessariam habent'' novellae plantationes. Bern. l.c.</ref>, acque di "emulazione" fervide per cuocere gli affetti nostri; dolci quelle per amare la giustizia, bollenti queste per odiar l'iniquità. Che tutti questi concetti Dante assommi nello Eunoè, vedesi dal fatto che a Eunoè beve, che il bere e dolce e ravviva le virtù, e più da ciò che colui che beve ritorna dall'onda come se fosse |
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stato irrigato<ref></ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXXIII#144|Purg. XXXIII 144}} seg.: {{ms|font=0.7pc}}<poem>come ''piante novelle'' |
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stato irrigato: (2) |
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come piante. novelle |
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II fiume di lagrime deriva da una fessura del gran veglio. Il Lete va al centro della terra, per una buca "ch'egli ha roso". Per questa buca Dante e Virgilio escono dalla tomba del peccato "a riveder le stelle"<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto XXXIV#127|Inf. XXXIV 127}} seg.</ref>. La fessura della statua e il foro del sasso hanno relazione tra loro, come l'Acheronte e il Lete. In verità v'hanno i fori nella pietra, che s'interpretano per le piaghe del Cristo: chè pietra è il Cristo<ref>D.Bern. ''Super cantica Sermo 61. Alius hunc locum (columba mea in foraminibus petrae) ita esposuit, foramina petrae vulnera Christi interpretans. Recte omnino, nam pietra Christus. Bona foramina, quae fidem astruunt resurrectionis et Christi divinitatis''.</ref>. Sono buoni fori, quelli, che ci danno |
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II fiume di lagrime deriva da una fessura del |
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gran veglio. II Lete va al centre della terra, per una |
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buca u ch'egli ha roso . Per questa buca Dante e |
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Virgilio escono dalla tomba del peccato " a riveder |
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le stelle . (3) La fessura della statua e il foro del |
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sasso hanno relazione tra loro, come 1'Acheronte e |
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il Lete. In verita v' hanno i fori nella pietra, che |
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s' interpretano per le piaghe del Cristo: che pietra |
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e il Cristo. (4) Sono buoni fori, quelli, che ci danno |
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la fede della risurrezione. Da quei fori sgorga la |
la fede della risurrezione. Da quei fori sgorga la |
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misericordia |
misericordia: per quelle fessure (''rimas'') possiamo |
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suggere il miel dalla pietra e |
suggere il miel dalla pietra e l'olio dal sasso durissimo. Di più, il Cristo ci introdusse "''in sancta''" per quei fori aperti. Per il foro di Lete, sale Dante |
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simo. Di piu, il Cristo ci introdusse " in sancta |
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per quei fori aperti. Per il foro di Lete, sale Dante |
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(i) Tertius aquarum usus est irrigatio, quam profecto ma- |
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xime necessariam habent novellae plantationes. Bern. 1. c. - |
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(2) Purg. XXXIII 148 seg. - (3) Inf. XXXIV 127 seg. - (4) I). |
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Bern. Super canlica Sermo 61 . Alius hunc locum (columba ntca |
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in foraminibus petrae) ita esposuit, foramina petrae vuliiera |
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Christi interpretans. Recte omnino, nam petra Christus. Bona |
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foramina, quae fidem aslruunt resurrectionis et Christi di- |
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vinitatis. |