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E' così. Amore è il principio d'un moto dell'appetito. E' il principio del desiderio. L'appetito muove e muta in qualche modo l'appetito, mostrando compiacenza; e questa compiacenza dell'appetibile determina un movimento che è desiderio e all'ultimo un riposo (''quietem''] che è gioia<ref>''Summa'' 1a 2ae 26, 2.</ref>. Cupidità è di questa fatta: eccettochè il cuore non ha il suo riposo per questa, come per l'amore che spira drittamente<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XIX#190|Purg. XIX 109}}.</ref>: |
E' così. Amore è il principio d'un moto dell'appetito. E' il principio del desiderio. L'appetito muove e muta in qualche modo l'appetito, mostrando compiacenza; e questa compiacenza dell'appetibile determina un movimento che è desiderio e all'ultimo un riposo (''quietem''] che è gioia<ref>''Summa'' 1a 2ae 26, 2.</ref>. Cupidità è di questa fatta: eccettochè il cuore non ha il suo riposo per questa, come per l'amore che spira drittamente<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XIX#190|Purg. XIX 109}}.</ref>: |
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{{ms|font=0.7pc}}<poem>Vidi che li non si quetava il cuore!</poem>< |
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