Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/384: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|3420/1}} Alla p. 3404. Quanto nel cit. pensiero ho detto dello stile di Floro, si può, e meglio, applicare a quello di {{AutoreCitato|Platone}}, riputato, sí quanto allo stile e a’ concetti, sí quanto alla dizione,<ref name="ftn111">Puoi vedere la p. 3429.</ref> esser <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|3421}} quasi un poema (Vedi Fabric. B. G. in Plat. §.2. edit. vet. vol. II, p. 5).; e nondimeno sommo e perfetto esempio di bellissima prosa, elegantissima bensí e soavissima (non meno che gravissima: ''suavitate et gravitate princeps Plato'': {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cic.}} in Oratore), amenissima ec., ma pur verissima prosa, e tale che la meno poetica delle moderne prose francesi (e mi contento di parlare delle sole riconosciute per buone), è molto piú poetica di quella di {{AutoreCitato|Platone}} che tra le greche classiche è di tutte la piú poetica. Non altrimenti che molto piú poetiche della prosa platonica sono assaissime prose sacre e profane de’ posteriori sofisti e de’ padri greci ec. la cui moltitudine avanza forse e<section end=2 />
{{ZbPensiero|3420/1}} Alla p. {{ZbLink|3404}}. Quanto nel cit. pensiero ho detto dello stile di Floro, si può, e meglio, applicare a quello di {{AutoreCitato|Platone}}, riputato, sí quanto allo stile e a’ concetti, sí quanto alla dizione,<ref name="ftn111">Puoi vedere la p. 3429.</ref> esser <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|3421}} quasi un poema (Vedi Fabric. B. G. in Plat. §.2. edit. vet. vol. II, p. 5).; e nondimeno sommo e perfetto esempio di bellissima prosa, elegantissima bensí e soavissima (non meno che gravissima: ''suavitate et gravitate princeps Plato'': {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cic.}} in Oratore), amenissima ec., ma pur verissima prosa, e tale che la meno poetica delle moderne prose francesi (e mi contento di parlare delle sole riconosciute per buone), è molto piú poetica di quella di {{AutoreCitato|Platone}} che tra le greche classiche è di tutte la piú poetica. Non altrimenti che molto piú poetiche della prosa platonica sono assaissime prose sacre e profane de’ posteriori sofisti e de’ padri greci ec. la cui moltitudine avanza forse e<section end=2 />