Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/102: differenze tra le versioni
m Edit by Alebot |
m Edit by Alebot |
||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 2: | Riga 2: | ||
{{ZbPensiero|607/1}} Alla p. 465. Bisogna combattere ad armi uguali, chi non vuol restare sicuramente inferiore. Dunque <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|608}} tutto il mondo oggidí essendo armato di egoismo, bisogna che ciascuno si provveda della medesima arma, anche i piú virtuosi e magnanimi, se voglion far qualche cosa. |
{{ZbPensiero|607/1}} Alla p. {{ZbLink|465}}. Bisogna combattere ad armi uguali, chi non vuol restare sicuramente inferiore. Dunque <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|608}} tutto il mondo oggidí essendo armato di egoismo, bisogna che ciascuno si provveda della medesima arma, anche i piú virtuosi e magnanimi, se voglion far qualche cosa. |
||
{{ZbPensiero|608/1}} Alla p. 570. principio. Perché come gli oligarchi e gli ottimati a forza di fazioni, di clientele, di largizioni, di artifizi di ogni sorta, hanno vinto la plebe in cui risiedeva il potere, e l’hanno vinta colle forze comuni: cosí questi pochi nei quali risiede ora il potere; mediante l’egoismo e la πλεονεξία, inevitabile quando la virtú e la natura è sparita dal mondo, non si accordano neppure intorno agl’interessi comuni di questa piccola società, il cui solo bene era divenuto loro scopo: e ciascuno cercando il ben proprio, si dividono di nuovo in partiti; il partito vincitore, si suddivide di nuovo per gli stessi motivi; finattanto che piú presto o piú tardi, la vittoria e il potere resta in mano di un solo, il quale essendo indivisibile, {{pt|final-|finalmente }}<section end=2 /> |
{{ZbPensiero|608/1}} Alla p. {{ZbLink|570}}. principio. Perché come gli oligarchi e gli ottimati a forza di fazioni, di clientele, di largizioni, di artifizi di ogni sorta, hanno vinto la plebe in cui risiedeva il potere, e l’hanno vinta colle forze comuni: cosí questi pochi nei quali risiede ora il potere; mediante l’egoismo e la πλεονεξία, inevitabile quando la virtú e la natura è sparita dal mondo, non si accordano neppure intorno agl’interessi comuni di questa piccola società, il cui solo bene era divenuto loro scopo: e ciascuno cercando il ben proprio, si dividono di nuovo in partiti; il partito vincitore, si suddivide di nuovo per gli stessi motivi; finattanto che piú presto o piú tardi, la vittoria e il potere resta in mano di un solo, il quale essendo indivisibile, {{pt|final-|finalmente }}<section end=2 /> |