Andria/Atto quarto/Scena V: differenze tra le versioni
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Porto il SAL a SAL 75% |
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{{Intestazione teatro
| Nome e cognome dell'autore del testo = Publio Terenzio Afro
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CRITONE, MISIDA, DAVO.
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:In questa piazza, e qui volle piuttosto
:Con disonor farsi ricca, che starsene
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:A chi chiederne. Il Ciel vi salvi.
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:Chi veggo mai, sarebbe egli Critone
:Il cugino di Crisida? Egli è desto.
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:Poi Crisida.. Avv.
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:Morte, misere noi, ci ha rovinate.
;Cre.:Appunto come state voi qui? bene?
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:Non ci è dato, come suol dirsi, di
:Star come si vorrebbe.
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:Gliceria? ha ancor trovati i suoi parenti?
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:Non son venuto in buon punto. Davvero,
:S'io lo sapeva, io non moveva piede.
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:Poi lo spogliarla non mi parre' bene.
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:Di me, voi siete proprio quel medesimo
:Uomo da ben, che sempre siete stato.
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:Ch'io son qui.
;
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:S'io vo' con loro. Non è questo il tempo,
:Ch'io mi voglia lasciar vedere al vecchio.
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