Andria/Atto quarto/Scena II: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Creata nuova pagina: {{Qualità|avz=75%|data=25 giugno 2008|arg=commedie}} {{Intestazione teatro | Nome e cognome dell'autore del testo = Publio Terenzio Afro | Nom...
 
Porto il SAL a SAL 75%
Riga 1:
{{Qualità|avz=75%|data=257 giugnoagosto 20082009|arg=commedie}}
{{Intestazione teatro
| Nome e cognome dell'autore del testo = Publio Terenzio Afro
Riga 30:
MISIDA, PANFILO, CARINO, DAVO.
 
;Mi.Misida:O<small>R</small> or, dovunque siasi il vostro Panfilo,
:Lo troverò, e lo condurrò qui
:A voi: ma intanto voi, figliuola mia,
:Non vi affannate.
 
;Pan.Panfilo:Misida?
 
;Mi.Misida:Chi è?
:O voi mi date innanzi a tempo, Panfilo.
 
;Pan.Panfilo:Che v' ha di nuovo?
 
;Mi.Misida:La padrona m'ha
:Imposto, ch'io vi pregassi, che voi,
:Se le volete ben, veniste là,
:Ch'ella ha gran voglia di vedervi.
 
;Pan.Panfilo:Oimè
:Son morto. La faccenda va di male
:In peggio. Vedi tu, com' io, ed essa
Riga 55:
:Di queste nozze.
 
;Car.Carino:O come agevolmente
:Potevano chetarsi queste cose
:Se costui stava in pace.
 
;Da.Davo:Orvia, se egli
:Non impazza da sè davanzo, dategli
:La spinta.
 
;Mi.Misida:Inverità per questo appunto
:Ma vi chiama, ed è in maninconia,
:La poveretta, per questo.
 
;Pan.Panfilo:Io ti giuro
:Misida, per gli Dei tutti, che mai
:Non l' abbandonerò; s' io mi credessi,
Riga 77:
:Nessun la mi torrà, fuor che la morte.
 
;Car.Carino:Io torno in vita.
 
;Pan.Panfilo:Non rispose mai
:Apollo il vero, più di quel, ch'io ho fatto
:Adesso. Se si può far, che mio Padre
Riga 88:
:Del fatto mio?
 
;Car.Carino:Che mi parete misero,
:Come son io.
 
;Da.Davo:Io vo cercando pure
:Qualche partito.
 
;Car.Carino:Almeno voi avete
:Più coraggio di me.
 
;Pan.Panfilo:So, che buon esito
:Doverà aver questo tuo bel partito,
:Che cerchi.
 
;Da.Davo:Certamente io farò poi
:Qualche cosa.
 
;Pan.Panfilo:Il bisogno sare' subito.
 
;Da.Davo:Sonne a segno.
 
;Car.Carino:Che è?
 
;Da.Davo:Io sonne a segno
:Pel Padron, non per voi, che non mi aveste
:Franteso.
 
;Car.Carino:Ho inteso si.
 
;Pan.Panfilo:Che farai tu?
:Di grazia?
 
;Da.Davo:Io ho timore, che mi manchi
:Il tempo tra le man, per colorire
:Questo disegno, non vogliate credere,
Riga 126:
:D'impaccio.
 
;Pan.Panfilo:Intanto io anderò su da lei.
 
;Da.Davo:Che fate voi, che non andate?
 
;Car.Carino:Vuoi
:Che io ti dica il vero?
 
;Da.Davo:E' sarà qui,
:Con qualche nuovo prologo.
 
;Car.Carino:Di me,
:Che farà egli?
 
;Da.Davo:Di me, voi siete pure
:Rincrescevole, non vi pare assai,
:Ch'io vi do tempo stornando per lui
:Queste nozze?
 
;Car.Carino:Ma infin poi, Davo?
 
;Da.Davo:Che
:Volete dunque?
 
;Car.Carino:La vorrei per moglie.
 
;Da.Davo:E questa è ben da ridere.
 
;Car.Carino:Se fai
:Qualcosa, vien da me.
 
;Da.Davo:O a che fare?
:Io non ci ho nulla in piè.
 
;Car.Carino:Ma pure se…
 
;Da.Davo:Orsu verrò.
 
;Car.Carino:Se ti accadesse alcuna
:Cosa io sarò in casa.
 
;Da.Davo:Tu sta qui
:Ad aspettarmi un poco, che io torno.
 
;Mi.Misida:Perchè?
 
;Da.Davo:Perchè bisogna far così.
 
;Mi.Misida:Spacciati.
 
;Da.Davo:O, dico, che io torno adesso.
</poem>