Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/581: differenze tra le versioni
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Et dimi tu un poco. |
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;Lisistrata: Cosi farò. Noi ne la guerra e ne'l tempo passato sostenevamo per nostra temperanza voi huomini; di ciò che haveste fatto, che non permettevate mica che noi citissimo, onde non ne piacevate. Ma havevamo ben gli occhi à dosso à voi, e sendo noi spesso di dentro, habiamo udito voi à consultarvi mal d'una certa gran cosa. Poi di mala voglia sogghignando di dentrò vi addomandarò: che consiglio havete voi fatto de le tregue, d'attaccarle hoggi à la colonna avanti a'l popolo? Che t'appartienti questo? (dice quell'huomo.) non tacerai? Et io taceva. |
;Lisistrata: Cosi farò. Noi ne la guerra e ne'l tempo passato sostenevamo per nostra temperanza voi huomini; di ciò che haveste fatto, che non permettevate mica che noi citissimo, onde non ne piacevate. Ma havevamo ben gli occhi à dosso à voi, e sendo noi spesso di dentro, habiamo udito voi à consultarvi mal d'una certa gran cosa. Poi di mala voglia sogghignando di dentrò vi addomandarò: che consiglio havete voi fatto de le tregue, d'attaccarle hoggi à la colonna avanti a'l popolo? Che t'appartienti questo? (dice quell'huomo.) non tacerai? Et io taceva. |
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;Un altra donna: Et io non havrei mai taciuto. |
;Un altra donna: Et io non havrei mai taciuto. |