Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/126: differenze tra le versioni

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;Xanthia: Di me niun ne parla, che io ho stropiate sì forte le spalle.
;Xanthia: Di me niun ne parla, che io ho stropiate sì forte le spalle.
;Hercule: Di quà sono altri garzoni, che fanno piu di diece mila tragedie, sono piu loquaci, piu d'uno stadio che Euripide.
;Hercule: Di quà sono altri garzoni, che fanno piu di diece mila tragedie, sono piu loquaci, piu d'uno stadio che Euripide.
;Dionisio: Sono questi racemelli accostatisi à gli altri, e zanciatori, canti de rondini, nocumento de l'arte, i quali tutti sendo vani prestamente se ne pigliano solamente il coro, etin un tratto cascano à<!--
;Dionisio: Sono questi racemelli accostatisi à gli altri, e zanciatori, canti de rondini, nocumento de l'arte, i quali tutti sendo vani prestamente se ne pigliano solamente il coro, etin un tratto cascano à {{pt||la tragedia: piu non troverai poeta che habia de 'l naturale, che dica una parola generosa.}}<!--


Anche qui questo "etin" andrebbe staccato in "et in"? -->
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