Pagina:Manzoni.djvu/268: differenze tra le versioni
m OCR start |
m OCR result |
||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
266 1 rnonnss; eros:. i |
|||
{{OCR en cours}} |
|||
iìcile il eoglioroil Manzoni in fallo; il buon senso e f |
|||
stato forse più vicino a lui che a qualsiasi altro mor- |
|||
tale. Ora noi sappiamo che, prima di venir pubblicati, l · |
|||
. it . . . I |
|||
1Promossc Sposa furono veramente letti e talora molto |
|||
criticati da un numero scelto di amici, cbepotrebbero , |
|||
per l' appunto sommare insiemeal numero di venti- il |
|||
cinque. Essi furono, dal 1823 in dui ì Promessi Sposi ( |
|||
furono tìniti di comparsi, al *1827, ossia per ben ‘ |
|||
quattro anni, per un caso, singolare; ilsolo vero pub- _, |
|||
blico de' Promessi Sposi; e, per quanto nel trovarsi J |
|||
cosl limitato ci fosse da sperare che usasse discrezione |
|||
~ e riserbo, non pareche¢ una tal regola siasi osservata |
|||
da tutti; sembra?anzi che alcuno, de' venticinque let- |
|||
tor i parlasse troppo e obesi permettesse unygenere i |
|||
di censure irritante er ogni autore, ma specialmente |
|||
’ per un autore come il Manzoni;.ond’egli preparo per a |
|||
la stampa e pubblicazione deñnitiva del libro, destinato |
|||
da prima ai soli amioi.lìdati,auna frecciatadelle sue, 3 |
|||
e la lanciò in modo che il pubblico; potesse non oa- il r |
|||
pìre, e la dovessero sicuramente sentire gli amiei »ìn· lt |
|||
discreti, ai quali essaera diretta. ‘ Non sarà troppa; te- |
|||
l *11 Manzoni si Wdestregglara ,cenfro,_l suoi si;tn_s ,,ssi.§;;> gli l j |
|||
amici dissidenti pressa poco come quel gtudlceds pacei,Èdlcui`cgli ‘ |
|||
stesso ci ha parlato nel suo tngeguoso se formidabile Discorso sal “‘ |
|||
Romanzo storico: È q Un mio, amici! · di cara e onorata lmttnoria, «rs.¢;¢f |
|||
contava una scena curiosa, eilaquale era stato presenta in__oasa v |
|||
di un giudice di pace ln Milano, vol adire molt’ánni fe. rxaiçvsi |
|||
trovato ira»doeliugautt, uno de’ quali peroráva caldamente lo aaa ^ , |
|||
cause; e quando costui ` ebbe-unito, il giudioo gli disse sh Avete ru- l |
|||
gione. Ma, signor giudlce,_disse subito Paltro, leltnl devo sentire ; |
|||
anche me, prima di decidere. Ètroppo giusto, mouse il giudice , i' |
|||
dite pure su, che v' ascolto attentamente; Allora gusilo si mise |
|||
con tanto più lmpegnoa far valere la sua causa; e ei riesci cost , |
|||
e r |
|||
l |
|||
l F |