Pagina:Manzoni.djvu/265: differenze tra le versioni

ThomasBot (discussione | contributi)
m OCR start
ThomasBot (discussione | contributi)
m OCR result
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
A aI Prtomzsst SPOSI. 263
{{OCR en cours}}
clio il Romanzo manzonìano avrebbe tratto tutta la sua
gloria non dall' cenere storico, ma dalfaverlo immngs W
il nome dl romanzo che l’Autorenon le aveva assegnato .... troppo
ozluse è le dlsputazione de' noml, quando ll giudizio della cosa
stessa non ne dipende; Non manca mal cli! vogllo seguire l‘esem-· n
pio dell’Addleon, il quale, negandosl ll, titolo di poema epico al
Paradiso perduto, selen chiamarlo poema divino; e` noi medesi-
mi , quando vegglamo per un sl tenue soggetto cosl accese hallo-
glle, amiamo ripetere sotto voce la sentenza del poeta persiano:
che importa alla rosanclw lo al cambi it nome, se lo rimane il suo
~·b0at0’pro[umo? a E pure lo stesso critico, da principio al One del
suo esame, sl mostra incontcntablle, tlnche cenchlude lagnandosl
wchell Manzoni non abbia frammlsehlato al suo racconto qualche
llrloe potente sacra 0 guerreaca o cittadine. Il critico non dovette
esser solo o muove: questo lamento , echi se che non gli tenesse Q
bordone ln quell' anno lo stesso Grossi , il quale nel Marco Visconti
introdusse pol le sue due piu belle liriche. È
T » Lo stesso critico Zejottl, dopo ever notato come, per cagione L
l dellf abate Qhlerl,¢fosse caduto ln basso il romanzo italiano, avverte
quello che occorreva portarlo vivere onorato: e A cancellare quella
macchie, arlrnettore nella vera suaeede l'onesto“romanzo, era
necessario che sorgeese un uomo ricco dl qualità rarleeltne, eg troppo
dlfñctll ad essere congluntem in un solo. Et doveva ever bollente
Piugegnoed il cuore', ma saperll tenero e freno ,, ctiè la fantasia
non gli avesse a travolgere; dovce conoscere gli uomini`, e tuttavia
l poterli amare, conoscere lepessionì, ma, coll’averne‘trionfnto,·aa·
come sl vincono. All" antica erudizione gli era d' uopo unire t
la nuovaçsaplenzaf e lfuna ye Paltra ravvivare col fuoco d' una
~· splendida lmmaglnatlva. Né questo ancora gli poteva bastare. Bi-
eognava che la sua fama fosseeuperìore non all'llnjrldla, ch' è lm-
posslbile, ma sl alla calunnia; bisognava che g circondato da bellis-
olrna_,glorle,_aequlstota con opere dlaltaletteratura, non avesse a
“ temetela taccle dl fclvolltà, impressa da not, agli 'lltudll del roman-
ziere'; bisognava tlnalrnenteobe ìlsuo nomeamnto dei buon! e ri-
vorito anche dal malvagi nresentieeeet ldea·dcllc* più insigni virtù
‘ religioso e morali, e solo bastasse collasua dignità a liberare da
U ogni connetto ì romanzi; Ma dove rxnveaxrco quest' uomo e come ;
eo`éreŕlo'ì`La‘fo"ŕtunclt:al'prospèrnto l'ltalla,u quesvuomo è Ales-
condo Manzoni. La solo notizie cue1•amo«~o dell'Adelchl, ll—Pocta
l
' le
, l