Pagina:Manzoni.djvu/87: differenze tra le versioni
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À[% nanna auroexocnarxco. 85 |
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eonferma pure il verso del Manzoni gioviuotto: |
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Spregio, non odio mai. ` ì |
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Per quale intima associazione d' idee non si po- È |
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trebbe ora ben d ire, il giovine Manzoni domanda |
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quindi all' Imbonati, se sia vero quello che di lui si |
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va dicendo, ch' egli abbia, cioe, disprezzato i poeti e |
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le Muse. Ma l' Imbonati è pronto a soggiungere che |
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gli furono venerandi e cari Vittorio Altieri e Giuseppe |
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Parini, ma ch" egli disprezza, invece, i poeti triviali, |
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arroganti, viziosi, di perduta fama, i quali fanno un È |
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a vergognoso mercato di lodi e di strapazzi, e dai quali |
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si attende una vecchiaia oscura se ignominiosa; e qui |
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forse il Manzoni mirava ancora al cavaliere storio- |
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grafo Vincenzo Monti od all' improvvisatore France- |
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sco Gianni che viveva ap Parigi, e metteva in verso i |
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i bollettini delle vittorie napoleoniche. La vecchiaia |
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»deil’ Autore della Bcssvilliana e della Masckeronìamz |
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Y fu, pur troppo, quale il Manzoni la pronostieava ai |
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« venali poeti, dai quali egli abborriva ; al Gianni fu |
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invece, dopo la caduta di Napoleone , conservata la , |
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sualauta pensione. Udite, pertanto, le generose pa· |
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role delflmbonati, il Manzoni, proro1n`pe egli stesso |
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i ° e eonchiude stupendamente il Canto: |
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Gioia il eno dir mi prese, e non ignota ‘ |
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Bìle destommi ; e replicai: dehl vogli |
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La via segnarmi, onde toccar la cima |
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Io possa, o far che, s’io cadro su l’ erta, |
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Dicasi almen: su l' orma propria ei giace. |
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` * Egli ricordava senza dubbio, in quel punto , il proprio già |
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citato Sermone contro i cattivi poeti; B |